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Redazione
Roma – L’Esercito Italiano parteciperà agli eventi equestri dell’edizione 2013 del Carnevale Romano, tradizionale manifestazione culturale che da secoli, seppur con alcune interruzioni, si svolge nella Capitale.
A differenza di analoghi eventi italiani, quello capitolino è caratterizzato da una marcata presenza di cavalli e cavalieri ed è considerato uno dei maggiori eventi equestri d’Europa per numero di spettatori. Con uno sguardo attento al contenimento delle spese, a rappresentare la Forza Armata sarà un’unità d’eccellenza nel panorama dell’equitazione: il Reggimento Lancieri di Montebello (8°). L’unità di cavalleria, di stanza nella città di Roma, fu costituito nel 1859 durante le guerre d’indipendenza, ha ricevuto la cittadinanza onoraria della Capitale per i fatti d’arme di Porta San Paolo ed è custode, assieme alle altre unità analoghe, delle tradizioni della cavalleria dell’Esercito Italiano le cui origini risalgono al seicento. L’8° Reggimento Lancieri di Montebello, oltre ai normali compiti operativi e di alta rappresentanza, si distingue per il suo impegno sociale svolgendo, in sinergia con alcune onlus romane, corsi di ippoterapia per bambini diversamente abili all’interno dell’Ippodromo Militare “Gen. C.A. Pietro Giannattasio”. Per tale attività lo scorso maggio il Reggimento ha ricevuto la Rosa di Bronzo del “Premio Simpatia”, prestigioso riconoscimento detto anche “Oscar Capitolino”. In occasione della sfilata d’apertura del Carnevale Romano, che si svolgerà il prossimo 2 febbraio in Piazza del Popolo, una rappresentanza del Gruppo Squadroni del Montebello, sulle note della fanfara a cavallo, parteciperà all’inaugurazione dell’evento.
Seguirà il tradizionale “Carosello di lance”, una dinamica e coordinata serie di movimenti effettuati governando il cavallo con una sola mano e che culmina nella travolgente carica. Nei giorni successivi il Reggimento sarà impegnato in una rievocazione storica della cavalleria militare con l’impiego di uomini e donne nelle diverse uniformi d’epoca. In tale contesto un militare interpreterà i “quadretti caprilliani” ovvero speciali esercizi di salto agli ostacoli (il salto di una sedia, di una tavola imbandita, di una bicicletta) ideati dal Capitano di cavalleria Federico Caprilli (1868-1907) a dimostrazione dell’efficacia del suo rivoluzionario “metodo naturale”, universalmente riconosciuto quale fondamento dell’equitazione mondiale.
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