ROMA, LABARO: VIA FRASSINETO ANCORA CHIUSA E PIENA DI RIFIUTI

di Matteo La Stella


Roma
– Rimane chiuso al traffico lo svincolo di Via Frassineto che si immette sulla via Flaminia nei pressi della stazione La Celsa a Labaro. Come le mura dell'antica Troia, le cui difese rimangono inamovibili per diverso tempo, lo svincolo di Via Frassineto risulta chiuso da quasi 3 anni e si presenta sporco, pericoloso e in condizioni di abbandono.
Venendo da Via Frassineto, ci si aspetterbbe di trovare solo il punto di raccordo con la Via Flaminia chiuso al traffico. Non è così. Gli spartitraffico di cemento si estendono anche alla destra dello svincolo, abbracciando una fetta di Via Flaminia che limita l'utilizzo di una parte del marciapiede, prigioniero delle "mura", ormai sommerso da spazzatura, reti da cantiere, cavi di probabile provenienza elettrica e il malcontento di proporzioni Oceaniche degli abitanti della Via .
Proprio perchè posto in prossimità della stazione La Celsa della ferrovia Roma Nord ( Roma-Civitacastellana-Viterbo), lo svincolo è tappa obbligata per molti pendolari che quotidianamente sono costretti, naso tappato e mano davanti agli occhi, ad attraversare lo scempio verso la stazione. I più coraggiosi, mettendo a repentaglipo la propria sicurezza circumnavigano la “muraglia Comunale” per avventurarsi ai margini della carreggiata. Interpellando i cittadini, molti residenti in Via Frassineto da un anno o poco più, hanno sempre visto quello svincolo chiuso. Altri, invece, attribuiscono la chiusura della strada alla nevicata romana del febbraio 2012, che avrebbe reso la strada impercorribile. Altri ancora, affermano invece, di aver visto ambulanze sfrecciare per via Frassineto, ignare dello sbarramento, indicato da due soli cartelli stradali poco visibili, che avranno sicuramente rallentato il lavoro dei sanitari. Stando ai resoconti del Comune di Roma, i problemi inizierebbero già nel 2009 con il presidente Giacomini ancora sulla poltrona dell'allora XX Municipio ( oggi XV). Il manto stradale venne ripristinato e venne ritoccato l'impianto d'illuminazione pubblica. Più avanti, nel 2010, si riscontrano altri lavori di manutenzione stradale fino ad arrivare al 2012. Quì iniziano i problemi: la posizione della Via, sotto il livello delle acque del Tevere è "indifesa vicina" di un fosso riconducibile allo stesso fiume. A scatenare la piena del “fosso” ci pensano le piogge battenti che colgono Via del Frassineto e la parallela Via Procaccini, impreparate a sostenere una mole d'acqua tanto grande. La situazione si ripete più volte fino ad arrivare al febbraio del 2014. In carica al XV Municipio c'è Daniele Torquati che, all'ennesimo -”TOC TOC”- dell'acqua all'interno del suo Municipio, il 7 febbraio si riunisce con Ardis e Acea Ato2. Nel Novembre 2014 i lavori sembrano essere in dirittura d'arrivo, Torquati rettifica addirittura una comuinicazione di “LuceVerde” che segnala la strada come chiusa all'inizio di Novembre, quando la capitale è sotto il fuoco incrociato delle intemperie. Oggi però lo scenario appare cristallizzato, nonostante l'entrata nel 2015 la situazione è catastrofica e, Via Frassineto all'imbocco con Via Flaminia è chiusa.
La lunghissima guerra di Troia è paragonabile, in quanto a durata, a quella che i cittadini stando intentando da tempo con le istituzioni. Più che un grande cavallo di legno, gli abitanti avrebbero bisogno di un equino in carne ed ossa, che saltando sarebbe capace di scavalcare la “muraglia” di Via del Frassineto e lo scempio che ne deriva.