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Roma, La Storta: decaduta istanza installazione antenna

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Tempo di lettura 2 minutiRollo (Pd): "Questa notizia sicuramente rassicurerà i genitori degli studenti e i residenti di zona che si erano addirittura mobilitati per risolvere la situazione con proprie risorse economiche"

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Red. Cronaca


ROMA – E' ufficialmente decaduta, con recente comunicazione del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, l'istanza di installazione di una antenna di telefonia Telecom in zona La Storta che nell'ottobre 2014 allarmò i cittadini residenti e non solo, per l'eccessiva vicinanza a scuole e centro anziani.

"Quando il municipio comunicò nei tempi previsti la richiesta di installazione di un'antenna in Via Cassia 1670, fui contattata nell'immediato, – dichiara Agnese Rollo, consigliere PD del Municipio Roma XV e vice-presidente della Commissione Politiche Sanitarie – allora in qualità di Presidente della Commissione Politiche Sanitarie, – prosegue Rollo – da cittadini e genitori di bambini frequentanti la scuola elementare "Giuseppe Tomassetti" e la scuola media "Bruno Buozzi", site in Via Cassia 1694. Venne fatta quindi una verifica delle distanze dal sito scelto per l'antenna ai "luoghi sensibili", compreso il centro anziani, che non evidenziò distanze inferiori ai 100 mt, considerabili preoccupanti. Dopo diverse richieste di aggiornamento agli uffici tecnici municipali nell'anno 2015, ho continuato ad interessarmene, tanto da ricevere lo scorso 20 febbraio risposta ufficiale dal PAU, che specifica che l'istanza può ritenersi decaduta (ai sensi del D. Lgs. 259/03 art. 87 c. 10) considerato il lasso di tempo trascorso.

Questa notizia sicuramente rassicurerà i genitori degli studenti e i residenti di zona che si erano addirittura mobilitati per risolvere la situazione con proprie risorse economiche. Si è invece ancora in attesa di capire come procede la richiesta di installazione di una antenna radio base Vodafone, giunta in municipio nel luglio 2016, sempre in zona La Storta, da posizionare presso la stazione RFI. In quel sito già è presente da molti anni un'altra antenna, non si capisce quindi se si tratti di una richiesta di adeguamento o nuova istallazione. E a questo si aggiunge che, stando all'art. 7 comma 2 del nuovo regolamento degli impianti di telefonia mobile, si deve tener conto della rimozione di antenne preesistenti non regolari, se ritenute incompatibili con vincoli preesistenti o presenza di siti sensibili.
 
Le scuole sono ad una distanza superiore ai 100 mt, – conclude Rollo – ma di gran lunga inferiore è un centro medico. E' doveroso, da parte della amministrazione municipale, continuare a monitorare per dare risposte certe a chi, dall'oggi al domani, si vede spuntare davanti alla propria finestra una nuova antenna. Il nuovo regolamento comunale del 2015 è stata una grande conquista, frutto di numerose battaglie cittadine, ma il controllo delle istituzioni è essenziale".

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