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ROMA, INFORMATICA FORENSE: TUTTO PRONTO PER IL FORENSICS ROAD SHOW 2013

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Tempo di lettura 3 minuti Oggi il costante utilizzo e conoscenza dei dispositivi informatici nella vita quotidiana porta, sempre più di frequente, alla necessità di utilizzarli allo scopo di provare o confutare diverse tipolog

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Redazione

Roma – Genova, Treviso, Firenze, Roma e Palermo: sono queste le città che verranno toccate dal Forensics Roadshow 2013, un tour da nord a sud della penisola organizzato dal SAP – Sindacato Autonomo di Polizia, Yarix e Datamatic Sistemi & Servizi per promuovere gratuitamente strumenti e competenze necessarie all’informatica forense, la disciplina che si occupa delle attività rivolte all’analisi e alla soluzione dei casi legati alla criminalità informatica.

Sarà il Crowne Plaza Rome St. Peter's Hotel di Via Aurelia Antica 415 a Roma ad ospitare lunedì 3 giugno, dalle ore 9 in avanti, la quarta giornata del Forensics Roadshow 2013, il tour dedicato all’informatica forense. Durante ogni giornata professionisti del settore illustreranno strategie, strumenti e case history allo scopo di promuovere i metodi utilizzati per la risoluzione di casi di criminalità informatica.

Organizzato da SAP – Sindacato Autonomo di Polizia, Yarix e Datamatic Sistemi & Servizi, il Forensics Roadshow vede come partner autorevoli aziende di settore quali Dell, AccessData, Digital Intelligence e Guidance Software. Le giornate costituiranno una preziosa occasione di formazione per operatori del settore ma saranno comunque aperte al pubblico (l’iscrizione è gratuita) di curiosi desiderosi di apprendere tecniche e modalità di intervento.

Alla tappa romana parteciperanno diversi reparti della Polizia di Stato quali Polizia Stradale, Polizia Postale, Ispettorato P.S. c/o Presidenza Consiglio dei Ministri, Ispettorato Generale P.S. Vaticano, Nucleo Operativo Centrale Sicurezza (N.O.C.S.), D.I.G.O.S., Ufficio Immigrazione, S.C.P., FF.OO., Polizia Scientifica e Squadra Mobile.

“La crisi economica che stiamo vivendo – dichiara Fabio Conestà,  segretario SAP della regione Lazio – sta penalizzando in maniera preoccupante il nostro comparto  sicurezza. La carenza di risorse incide moltissimo anche su un aspetto fondamentale che è quello della formazione. Il nostro sindacato ha sempre investito sull’accrescimento culturale,  promuovendo corsi  utili ad aumentare le professionalità degli operatori di polizia. La rete, ad esempio, oggi rappresenta il mezzo dove maggiormente vengono scambiate informazioni, un mondo frequentato da milioni di persone, di tutte le fasce di età, che la utilizzano per scopi diversi. Una legislazione che si evolve continuamente  in materia di reati informatici, impone una continuo aggiornamento da parte degli operatori di polizia. Per questo motivo – conclude Conestà – ringrazio le società Yarix e Datamatic Sistemi & Servizi per averci coinvolto in un progetto che sono certo troverà ampio interesse sia fra i nostri colleghi che in  ambito istituzionale”.

Durante le singole tappe, agli interventi di specialisti del settore si alterneranno relazioni di segretari del SAP e quelle di studiosi che inquadreranno le problematiche all’interno del contesto giuridico. Verrà dato spazio ad un confronto col pubblico, che avrà l’occasione di discutere direttamente con i relatori alcune tra le questioni più spinose e infine troveranno spazio gli stand dei partner, disponibili ad approfondire richieste ed eseguire consulenze sui prodotti presentati.

“Oltre alla presenza degli stand dei nostri prestigiosi partner – dichiara Mirko Gatto, CEO di Yarix Sistemi & Servizi – durante il roadshow verranno utilizzati software quali Encase di Guidance Software, leader mondiale del settore ed utilizzato da organizzazioni quali l’ FBI e la nostra Polizia Postale”.

Oggi il costante utilizzo e conoscenza dei dispositivi informatici nella vita quotidiana porta, sempre più di frequente, alla necessità di utilizzarli allo scopo di provare o confutare diverse tipologie di reati. L’informatica forense è la scienza che studia l'individuazione, la conservazione, la protezione, l'estrazione, la documentazione, l'impiego ed ogni altra forma di trattamento del dato informatico al fine di essere valutato in un processo giuridico.

Eseguire un’analisi forense su strumenti informatici richiede un elevata conoscenza dei sistemi operativi, software e hardware su cui dovranno essere svolte le indagini. Oltre a ciò sono richieste competenze normative, al fine di poter produrre risultati non contestabili e quindi utilizzabili nelle fasi di dibattimento legale.

“Tra i relatori delle cinque giornate – spiega Cristiano Pacitto, CEO di Datamatic Sistemi & Servizi – avremo anche chi si occuperà di affrontare gli aspetti normativi focalizzando l’attenzione soprattutto sulla Convenzione di Budapest, il primo accordo internazionale teso a inquadrare i crimini legati a internet e alle reti informatiche recepito dal nostro sistema legislativo con la legge di ratifica n.48 del 18 marzo 2008”.

Per iscriversi gratuitamente agli eventi delle singole città è necessario compilare l’apposito modulo raggiungibile dalla pagina “News” del sito www.yarix.com.

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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