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Roma, in manette studente universitario: coltivava marijuana in un box

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ROMA – I Carabinieri del Provinciale di Roma hanno arrestato 11 persone, poiché ritenute, presuntivamente e a vario titolo, responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.La scorsa notte, nel quartiere Salario – Trieste, i Carabinieri della Stazione Salaria unitamente a quelli del Nucleo Operativo, hanno arrestato uno studente universitario, romano di 28 anni. I suoi movimenti erano stati oggetto di una mirata attività che ha trovato riscontro a seguito della perquisizione effettuata all’interno di un box auto, dove lo studente aveva attrezzato una serra, con all’interno una pianta di cannabis indiana alta circa 180 cm., ulteriori 80 g., circa, di marijuana, lampade led, essicatori termici, termostati analogici, termometri e tutto il materiale utile alla coltivazione domestica delle piante, nonché denaro contante per un importo di 600 euro. Nel medesimo contesto i militari hanno denunciato anche un 24enne, sorpreso in possesso di 22 g. di stupefacente che erano stati ceduti dall’arrestato.    Ieri pomeriggio, in via Ostuni, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno sorpreso, un 18enne romano, cedere dello stupefacente ad un cittadino straniero, che è stato identificato e segnalato. Al giovane i militari hanno sequestrato 11 g. circa di hashish. In manette è finito anche un 34enne romano, sorpreso dai Carabinieri della Stazione Roma Tor bella Monaca mentre, in via dell’Archeologia, si aggirava con fare sospetto nella nota piazza di spaccio con in tasca ben 36 dosi di cocaina del peso di circa 20 g. e la somma contante di 60 euro, ritenuta provento della pregressa attività di spaccio. È stato condotto e trattenuto in caserma, in attesa del rito direttissimo.I Carabinieri del Comando di Piazza Venezia hanno arrestato uno straniero di 45 anni, senza fissa dimora e con precedenti, dopo essere stato sorpreso, in via della Stazione Ostiense, cedere dell’eroina ad un acquirente, che è stato identificato e segnalato. Dopo l’arresto lo straniero è stato trattenuto in caserma in attesa del rito direttissimo.In via Luigi Gigliotti, nel quartiere di San Basilio, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Monte Sacro, al temine di una mirata attività, hanno arrestato una coppia di romani, lui di 52 anni e lei di 35, entrambi senza fissa dimora, disoccupati e con precedenti. I due sono stati notati nell’atto di cedere dello stupefacente a 3 acquirenti opportunamente segnalati alla competente Autorità. A seguito della perquisizione personale, i militari hanno rinvenuto e sequestrato 1.5 g. di cocaina e ulteriori 1.5 g. di hashish, nonché la somma contante di 105 euro, ritenuta provento della pregressa attività di spaccio. Al termine dell’attività di rito i due sono stati condotti presso le rispettive abitazioni agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo.Ieri pomeriggio, i Carabinieri della Stazione Roma La Storta hanno arrestato una donna di 56 anni, disoccupata e con precedenti, bloccata all’uscita di Fidene del GRA, a bordo della propria autovettura, con addosso 12 dosi di cocaina del peso di circa 10 g. e la somma contante di 390 euro, ritenuta provento dell’illecita attività. Dopo l’arresto la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.Sempre nel pomeriggio, in via Battistini all’angolo con via San Michele Papa, i Carabinieri del Nucleo Operativo San Pietro hanno arrestato due romani di 27 e 60 anni, entrambi disoccupati e con precedenti, bloccati subito dopo aver ceduto dello stupefacente ad un cliente, identificato e segnalato alla competente Autorità. Nel corso delle perquisizioni personali e domiciliari i militari hanno rinvenuto e sequestrato a carico del 60enne 330 g. circa di cocaina, materiale per il confezionamento e la somma contante di 46 mila euro. Al termine dell’attività il 27enne è stato condotto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari mentre, il 60enne è stato trattenuto in caserma, in attesa del rito direttissimo.Infine, a Guidonia Montecelio, i Carabinieri della locale Tenenza coadiuvati dai Carabinieri del Nucleo Cinofili, hanno arrestato una coppia di italiani, di 82 e 47 anni, conviventi, nullafacenti e con precedenti specifici, in atto entrambi sottoposti agli arresti domiciliari per reati sugli stupefacenti. I militari a seguito di una mirata perquisizione domiciliare hanno rinvenuto e sequestrato 85 g. di hashish e 40 di cocaina, già suddivise in dosi, nonché materiale per tagliare e confezionare la droga e la somma contante di 1200 euro, ritenuto provento dell’illecita attività. Al termine dell’attività i due sono stati riaccompagnati presso la loro abitazione ai domiciliari, in attesa del rito direttissimo.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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