ROMA: IL MONDO NON SI E' FERMATO MAI UN MOMENTO……ADDIO JIMMY!

Redazione

Roma – Il mondo non si ferma neppure in questo momento che il memorabile cantantautore italiano di musica leggera Enrico Sbriccoli, in arte Jimmy Fontana non c'è più.  E' morto l'autore de "Il mondo". Lo rende noto la sua casa di produzione. Il cantante, autore di brani celebri come "Che sara'", e' deceduto ieri sera. Aveva 78 anni e ne avrebbe compiuti 79 a novembre. Appassionato di jazz, fu protagonista di una stagione feconda della musica leggera italiana, che lo vide arrivare al successo nel 1965 con "Il mondo", poi reinterpretato i diverse lingue da altrettanti autori. "Che sara'" arrivera' nel 1971 dopo una serie di vicende che convinsero Fontana a cedere l'autorizzazione ai Ricchi e Poveri affinche' la interpretassero a Sanremo.
  Diventera' una delle composizioni leggere piu' vendute nel pianeta, un record per il catalogo Rca.

Appassionato di jazz, impara da autodidatta a suonare il contrabbasso e inizia a frequentare l'Hot Club di Macerata, dove si esibisce con complessi di alcuni amici. Conseguito il diploma in ragioneria, si trasferisce a Roma e si iscrive alla facoltà di Economia e Commercio. Inizia a frequentare i jazzisti della capitale, collaborando con la Roman New Orleans Jazz Band, in breve abbandona l'Università per dedicarsi a tempo pieno alla musica, iniziando anche a cantare, scegliendo il nome d'arte Jimmy Fontana (Jimmy in omaggio al sassofonista Jimmy Giuffre, di cui è ammiratore, Fontana viene scelto a caso dall'elenco telefonico).

Incide alcuni standard jazz per la Consorti; entra poi come cantante nella Flaminia Street Jazz Band (costituita da Giorgio Benigni, Umberto De Nigris, Francesco Tomassini, Raffaele Giusti, Aldo Balzani, Giovanni Spalletti, Sandro Santoni, Wilder Petroselli e Leonello Bionda ), incidendo alcuni dischi per l'etichetta Astraphon.

Forma poi il gruppo Jimmy Fontana and His Trio con tre di loro, Raffaele Giusti al pianoforte, Sandro Santoni al contrabbasso, e Lionello Bionda alla batteria. In questo periodo conosce Leda, che diventerà sua moglie (nel corso degli anni avranno 4 figli: Luigi, musicista ed arrangiatore, Roberto, Andrea e Paola).

Nel 1971 scrive la musica in collaborazione con Italo "Lilli" Greco e Carlo Pes e parte del testo insieme a Franco Migliacci della canzone Che sarà: l'obiettivo è di presentarla a Sanremo, e Fontana produce la registrazione a Los Angeles di Josè Feliciano, che registra 3 versioni della sua canzone: in italiano, in spagnolo (dal titolo "Que Serà") e in inglese (titolo "Shake a Hand") prodotte da Rick Jarrard; rientrato in Italia, trova la strada sbarrata per la partecipazione al Festival insieme all'amico e collega portoricano.

Ennio Melis, allora Direttore Artistico della RCA, ha deciso di puntare sulla canzone per consacrare al successo i Ricchi e Poveri, giovane gruppo, fattosi notare al festival dell'anno precedente interpretando in abbinamento con l'autore Nicola Di Bari La prima cosa bella.

Jimmy, che ha diritto all'ultima parola in quanto compositore-autore della canzone, inizialmente nega l'autorizzazione che in seguito concederà, suo malgrado, quando Melis afferma che, senza i Ricchi e Poveri, la canzone non avrebbe partecipato ad alcun festival. La canzone si classifica al secondo posto nella graduatoria sanremese, ma i due singoli risulteranno molto venduti, ed il brano si rivelerà nel corso degli anni una delle canzoni italiane più famose, riprodotte ed eseguite nel mondo.
Gli anni Settanta: il declino ed il ritorno

Deluso dalla vicenda di Che sarà, pur continuando ancora ad incidere, non ottiene più il successo del decennio precedente, per cui per alcuni anni interrompe del tutto l'attività, trasferendosi a Macerata, città in cui apre un bar che gestisce per cinque anni. Ritorna nel 1979 con Identikit (sigla della serie televisiva Gli invincibili) che riscuote un discreto successo, confermato poi da "Beguine", una canzone che viene presentata con buon successo al Festival di Sanremo 1982, e che ha una particolarità: la musica nasce da una delle prime melodie scritte dal figlio Luigi, che poi lo accompagnerà, come collaboratore musicale, pianista e cantante.

Negli anni successivi forma il gruppo "I Superquattro" insieme ai colleghi Gianni Meccia, Nico Fidenco e Riccardo Del Turco, con i quali partecipa a molti programmi televisivi. Ha lavorato anche nel cinema, in film musicali quali Io bacio… tu baci o di commedia all'italiana come La voglia matta. Una sua canzone, Bambola bambina, è stata utilizzata come sigla italiana del telefilm La donna bionica. In occasione del Festival di Sanremo 1994 ha fatto parte del gruppo "Squadra Italia", appositamente costituito per l'occasione, cantando il brano "Una vecchia canzone italiana".