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ROMA, IL GIALLO SUI BENI CONFISCATI ALLA MAFIA: CHE FINE FANNO I SOLDI DEL NUOVO CINEMA AQUILA? L'INCHIESTA DE L'OSSERVATORE D'ITALIA

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Tempo di lettura 3 minuti Un bene espropriato alla mafia che diventa un bel business. Il Presidente della Cooperativa che gestisce il cinema non si presenta all'appuntamento

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di Maurizio Costa

Roma – Continua la nostra inchiesta sul "Nuovo Cinema Aquila", immobile espropriato alla mafia, ristrutturato dal Comune di Roma e affidato al "Consorzio Sol.Co. Solidarietà e Cooperazione". Perchè ci soffermiamo su questo caso? Perché c'è un puzzle con dei pezzi che proprio non si incastrano. Per legge (n°109/1996), tutti i beni sottratti alla criminalità organizzata vengono "trasferiti al patrimonio del Comune […] per finalità istituzionali o sociali" quindi per crearci uffici comunali, caserme dei vigili o strutture per i cittadini; nel nostro caso, però, il bene non sembrerebbe avere nessuna finalità sociale. Inoltre, la legge stabilisce che: "Il Comune può amministrare direttamente il bene o assegnarlo in concessione a titolo gratuito a comunità, ad enti, ad organizzazioni di volontariato, […] a cooperative sociali." Nel nostro caso il Comune ha espropriato il bene, lo ha ristrutturato, spendendo 2 milioni di euro, e, secondo la legge, lo ha affidato, dopo un bando pubblico del 2004, ad un Consorzio di Cooperative. Questo Consorzio, rappresentato in prima persona dal signor Mario Monge, lo ha concesso alla "Cooperativa Sociale Sol. Co. Roma". Vediamo quanto "sociale" è questa cooperativa. Il cinema è a tutti gli effetti un meccanismo che macina introiti: trasmette film di ultima uscita e prime visioni e non attività consone ad una cooperativa che aiuta le persone disagiate, i tossicodipendenti o gli ex carcerati, come avviene in altri contesti. Dunque, che cooperativa sociale è?

Eppure, il bando che ha assegnato l'impresa del "Nuovo Cinema Aquila" al Consorzio Sol. Co., stabilisce una sorta di finalità sociale, che, però, sembra non calzare e stride rispetto al contesto di fatto. Leggiamo dal bando: "L'immobile dovrà essere gestito per l'attuazione di un programma culturale finalizzato alle attività per la Cinematografia". Inoltre si dovrà "tenere conto della composizione multietnica del quartiere, favorire l'aggregazione sociale e stabilire opportunità di lavoro per persone svantaggiate." Sappiamo bene che qualsiasi cinema del mondo potrebbe soddisfare queste richieste e ci sembra molto strano che una cooperativa sociale gestisca un cinema che, detta senza preamboli, frutta tantissimi soldi. I beni espropriati alla mafia dovrebbero essere usati per case popolari, affidati a cooperative sociali che, invece di proiettare film, aiutano i malati, i bambini bisognosi, i tossicodipendenti o le persone anziane.

Abbiamo provato ad incontrarci con il Presidente del Consorzio, Mario Monge, che però non si è presentato all'appuntamento, scaricando le responsabilità al Presidente della Cooperativa sociale che gestisce il cinema, non ricordandosi forse che quest'ultima è un sottoinsieme dello stesso Consorzio di Monge. Siamo riusciti comunque ad intercettare telefonicamente Monge che non è stato molto chiaro.

Dove vanno a finire i soldi che incassate con il cinema?
"Sa, il cinema ha molti costi di gestione: personale, struttura e produzioni…"

Non le sembra strano che una cooperativa sociale gestisca un cinema?
"Il Comune di Roma ha redatto un bando per affidare la struttura e noi lo abbiamo vinto. Il bando era aperto a tutti, anche ai privati, ed è stato un caso che lo abbia vinto un Consorzio di cooperative."

A questo punto Monge non ha più voluto rilasciare dichiarazioni, ma il Presidente sembra fornire informazioni piuttosto confusionali. Il bando, infatti, era destinato solamente ed esclusivamente a Cooperative sociali.

Abbiamo anche intervistato una cassiera del cinema che ha detto che: "Il Consorzio Sol. Co. partecipa ai vari bandi che il Comune stabilisce e, una volta vinto, piazza nella struttura una cooperativa sociale che lo gestisce." Una dinamica infallibile per tirare su bei spiccioli, verrebbe da dire; anche perché questo immobile è stato dato alla Sol. Co. a titolo gratuito dal Comune di Roma.

Continueremo la nostra inchiesta sperando di fare luce su questa situazione.

LEGGI ANCHE: 

 11/03/2014 ROMA CINEMA ESPROPRIATO ALLA MAFIA: IL COMUNE SPENDE 2 MILIONI PER RISTRUTTURAZIONI E LO AFFIDA A CONSORZIO PER PERSEGUIRE SCOPI SOCIALI… MA RESTA UN CINEMA A TUTTI GLI EFFETTI

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Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

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ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

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I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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