ROMA GIUBILEO: ECCO IL PIANO SICUREZZA DELLA QUESTURA

Redazione

Roma – Oltre duemila uomini in campo da lunedì, incrementato il pattugliamento nelle zone periferiche della Capitale. Un nuovo sistema di controllo sui mezzi di trasporto pubblico urbano, con agenti impegnati sia sulle linee dei bus che in metropolitana. Stadio Olimpico e luoghi della movida saranno sorvegliati speciali per tutta la durata del Giubileo. La Questura di Roma ha presentato il Piano sicurezza realizzato per l’anno Santo che si aprirà nella Capitale il prossimo 8 dicembre. "Abbiamo competenza e preparazione per affrontare il Giubileo. La percezione della sicurezza è un bene comune che i cittadini devono percepire. Previsti tantissimi sul servizi sul territorio – ha detto il Questore capitolino Nicolo' D'Angelo – E' una sfida per evento mondiale che si vince con gioco di squadra da parte di tutti noi". "Il piano – ha spiegato – impegnerà oltre duemila uomini ed entrerà in funzione da lunedì. Quindi quindici giorni prima dell'apertura della Porta Santa cosi da avere il tempo per eventuali cambiamenti. Durerà per tutto l'anno. E' stato disposto nell'ambito del piano del Giubileo un incremento del pattugliamento a partire delle aree periferiche". Ed ancora, una "attenzione particolare verrà posta al controllo delle attività ricettive. Come B&B e affittacamere. Di attività che stanno fiorendo per fare business sul Giubileo ma che in molti casi sono abusive". "Lo stadio è un potenziale pericolo e il controllo non ne è facile. Siamo tra i pochi a fare i non graditi controlli prefiltraggio – ha proseguito il Questore di Roma – Occorre stringere maggiormente controlli. Saremo più rigidi ed useremo strumenti elettronici". Infine D’Angelo ha sottolineato che: “Per ogni evento Giubilare, saranno emesse di volta in volta specifiche ordinanze” come ad esempio l'esposizione del corpo di Padre Pio e la santificazione di Madre Teresa di Calcutta,“saranno disposte anche per le manifestazioni pubbliche che interesseranno la città di Roma”. Alla Scuola di Polizia anche il Prefetto Franco Gabrielli. “Nessuno nega che nostro Paese è un possibile obiettivo. Non ci vogliono scienziati o analisti. Un conto è la minaccia e il rischio, un conto è quello che si può verificare. Bisogna discernere le notizie destituite di fondamento – ha detto Gabrielli – In situazioni più problematiche per sicurezza un dispositivo aereo sarà in volo per intercettare drone che non risponda a requisiti previsti. E' stabilita anche la possibilità di abbattere il drone in caso di grave pericolo. Previsto un sistema di intercettazione radar da terra aggiuntivo che potenzierà quello già esistente”, ha concluso.