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di Matteo La Stella
Roma -Sono 4 le persone fermate la notte di venerdì nell'ambito dell'indagine promossa dalla questura di Siena in merito ai furti di auto nuove che da tempo affliggevano i concessionari di tutto il centro Italia. La banda, con base a Roma, rubava le automobili di grossa cilindrata sempre con lo stesso modus operandi, per rivenderle in un secondo momento all'estero, con un giro d'affari da diversi milioni di euro.
A mettersi sulle tracce dei furfanti, è stata la Questura senese già dal 21 marzo scorso, quando una nota concessionaria della città era finita nel mirino dei criminali. Le indagini portano a Roma, da dove la banda muove i primi passi verso ogni “colpo” in giro per il centro Italia. Viene accertato inoltre che dopo il “colpo”, i 4 sono soliti appoggiarsi ad un distributore per fare il pieno, prima di ripartire alla volta della capitale. In seguito allo studio del caso, gli investigatori giungono venerdì ad una concessionaria Mercedes di Foligno. Sul posto, gli agenti notano da lontano una Fiat Stilo con a bordo un componente del sodalizio criminale che funge da precursore per gli altri, con l'intento di sventare possibili controlli da parte delle forze dell'ordine ai danni dei complici, che lo seguono a bordo dei veicoli rubati. La cordata di auto, sempre monitorata dagli agenti di Polizia, prende allora l'autostrada A1 in direzione Roma, fermandosi a Guidonia Montecelio. Quì, il gruppo di auto si ferma, le Mercedes vengono parcheggiate tra le altre auto in strada e i componenti della banda risalgono sulla Fiat Stilo. È proprio in questo momento che entrano in azione gli uomini della Questura di Siena, coadiuvati dagli agenti della Squadra Mobile di Roma e della Polizia Stradale di Orvieto e Roma Nord che, raggiunti i ladri di auto sulla Autostrada del Sole, tirano una volta per tutte il freno a mano al loro illecito operato. I quattro, 2 cittadini moldavi di 25 e 28 anni e due albanesi di 25 e 36 anni, dopo l'arresto sono stati trasferiti, a disposizione dell'autorità giudiziaria, all'interno del carcere di Rieti.
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