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ROMA EUR, INCENDIO CLINICA VETERINARIA: ARRESTATI QUATTRO PREGIUDICATI ROMANI

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Tempo di lettura 2 minutiUno dei responsabili materiali, Amodei Giulio, legato tramite la sua compagna da un rapporto di amicizia con la titolare di un centro clinico veterinario

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Redazione

Roma – La Squadra Mobile di Roma ha tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma su richiesta del Sost. Proc. Dr.ssa Simona Maisto della locale Procura, Di Cesare Adalgiso, di anni 67; Amodei Giulio, di anni 60; Giannacco Luigi di anni 59 e Giampaoli Ferdinando di anni 45, pregiudicati, poiché ritenuti responsabili di un incendio doloso avvenuto lo scorso 12 marzo, che ha completamente distrutto un ambulatorio veterinario sito a Roma in via del Pianeta Venere nr.52/54/56, attività commerciale ubicata al piano terra di un edificio ad uso residenziale.

Uno dei responsabili materiali, Amodei Giulio, legato tramite la sua compagna da un rapporto di amicizia con la titolare di un centro clinico veterinario sito sempre in zona Eur ed il suo compagno direttore sanitario del predetto laboratorio, avrebbe ricevuto da questi ultimi l’incarico di annientare la concorrenza, cioè un'altra clinica ubicata in via Pianeta Venere. I proprietari di quest’ultima, a loro volta, erano sospettati, dai dirigenti della clinica “Clinivest Pasteur”, con sede in via Budapest 1, di essere i mandanti di un’ incursione, avvenuta circa un mese prima, da parte di una troupe della trasmissione televisiva “Striscia la Notizia”, che a seguito di una segnalazione si era recata presso di loro, e che era riuscita, con i soliti stratagemmi, a certificare in maniera incontrovertibile che presso quello studio veterinario veniva praticata illegalmente la caudectomia estetica sui cani.

A seguito della messa in onda del servizio, sul luogo sono intervenuti gli investigatori del Commissariato di Esposizione che hanno deferito alla competente A.G., il direttore sanitario della clinica per i reati commessi.

Ricevuto l’incarico, la sera del 12 marzo scorso, i componenti della banda hanno forzato la porta di ingresso dell’ambulatorio e, una volta all’interno, hanno cosparso il pavimento di oltre 30 litri di benzina, dandogli poi fuoco.

Le fiamme, che hanno completamente distrutto il centro clinico, si sono propagate fino al primo piano dello stabile, mettendo seriamente a rischio l’incolumità delle numerose famiglie residenti nel condominio sovrastante.

La responsabilità dei malviventi è emersa nell’ambito di un'altra indagine relativa ad alcune rapine in banca portate a termine con la nota “tecnica del buco”, maturata a seguito di una rapina commessa il 9 settembre 2013 in danno di una filiale della Banca delle Marche, con sede a Fano (PU), durante la quale i rapinatori, con marcato accento romano, sono entrati nell’istituto bancario tramite un foro praticato da un box confinante con l’istituto di credito e, dopo aver immobilizzato i dipendenti, si sono impossessati di circa 140.000,00 € in contanti.

 

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