Roma: è degrado sul lungotevere

 

di Silvio Rossi

 

ROMA – La speranza di riuscire a osservare nella capitale un miglioramento del decoro è ormai una chimera per tanti cittadini romani. Indipendentemente dall’organo di governo della città, da chi sarebbe tenuto, in teoria, a stabilire quali siano i comportamenti da sanzionare o da tollerare.Troppo spesso i luoghi all’aperto di Roma sono alla mercé di chi concepisce il bene pubblico come qualcosa dove è possibile fare i propri comodi, senza curarsi del diritto di tutti gli altri cittadini di vivere in un contesto decoroso.


Uno dei problemi a cui, da diversi anni ormai, non si riesce a porre un rimedio definitivo è la presenza di accampamenti abusivi, realizzati con alloggi di fortuna, tende, baracche di cartone, vecchie roulotte, praticamente in ogni angolo della capitale si possono vedere, più o meno nascosti agli occhi dei passanti, gruppi di persone che dormono in questi tuguri. Trovarli però sulle banchine del lungotevere, nel tratto compreso tra Castel Sant’Angelo e Ponte Vittorio, nel pieno centro storico, alla vista di romani e turisti, ci ha lasciato senza parole.


In quale altra grande città europea è possibile vedere uno spettacolo così deprimente? Come è possibile che nessuno, tra le forze di pubblica sicurezza, che in quel quadrante cittadino non sono certamente assenti, non abbia fatto nulla per far spostare queste persone, e se ne esistono le condizioni, offrire loro una soluzione alternativa?