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ROMA, DOPO L’INCHIESTA SHOCK SUI MEZZI PUBBLICI DI PALMULLI E CARABELLA, IL SINDACO MARINO PROVVEDE ALL’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NEL CENTRO DI ROMA

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Il sindaco Marino non era a conoscenza della reale situazione cui tutti i disabili si trovano ad affrontare l’odissea dei mezzi di trasporto pubblici romani…. Come si suol dire, non è mai troppo tardi!

 

di Cinzia Marchegiani

Roma Capitale – Lo avevano promesso, e l’hanno fatto, cambieremo il mondo! Claudio Palmulli, affetto dalla nascita di tetra paresi spastica, assieme a Simone Carabella con un’inchiesta shock in un giorno di ordinaria quotidianità sui mezzi di trasporto pubblici di Roma, hanno fotografato le insormontabili difficoltà che un viaggiatore in carrozzina incontra nel prendere un semplice autobus, in genere sprovvisti di pedana, e quelli che ne sono muniti non sono funzionanti, oltre all’assenza degli ascensori nella metropolitana che impediscono fisicamente l’uscita all’esterno del disabile lasciandolo nel panico senza informazioni e riferimenti. Un dossier sconcertante se si pensa che stiamo parlando della capitale del mondo, dove gli impedimenti fisici mettono a dura prova non solo gli italiani, ma tutti i turisti che inevitabilmente portano a casa con se un ricordo della città eterna non degna e all’altezza di un’amministrazione attenta ai disabili. Venerdì 1° agosto 2014 gli autori del dossier, Claudio e Simone, sono stati convocati dal sindaco di Roma Ignazio Marino per pianificare i primi e urgenti lavori da effettuare nell’immediato futuro. Così Simone Carabella esordisce dopo l’incontro:”la stazione di Piazza di Spagna sarà a misura di disabile. Un ottimo inizio! Il primo Agosto 2014 è una data da segnare sui calendari come il giorno in cui due cittadini un po’ folli innescano una serie di situazioni grazie alle quali la stazione di Piazza di Spagna diventa accessibile anche ai diversamente abili. È solo l’inizio, ma è pur vero che ogni lungo cammino inizia da un primo passo. Dopo diverse iniziative finalizzate ad accendere i riflettori sulle barriere architettoniche romane, il Sindaco di Roma si è reso disponibile ad incontrare me e Claudio Palmulli. Il Primo Cittadino Capitolino, ha da prima iniziato a parlare di crono programmi generici riguardanti l’abbattimento delle barriere architettoniche, poi sentendo il nostro intervento, non era a conoscenza del fatto che la metro di Piazza di Spagna ed altre non erano accessibili ai disabili, e capendo l’importanza di fare per i cittadini un atto concreto anche per dare credibilità ad una politica che di credibile ha ben poco, ha deciso di prendere in considerazione il nostro consiglio e cioè quello di rendere accessibile ai disabili la stazione della metropolitana di Piazza Di Spagna e di rendere di nuovo funzionale il bagno comunale della stessa piazza.” Claudio Palmulli si dichiara soddisfatto…per ora! In contemporanea verranno fatti dei sopralluoghi per togliere le barriere architettoniche da via del Babbuino e da tutta l’area pedonale:”Siamo riusciti a formalizzare il primo intervento concreto e martedì 5 Agosto 2014, insieme all’amico Simone Carabella abbiamo un incontro in via del Babbuino col capo Gabinetto ed i tecnici capitolini per iniziare un iter che porterà in breve tempo la Piazza e la stazione ad essere a Misura di Disabile.” Sia Palmulli che Carabella ci tengono a ringraziare pubblicamente il Consigliere capitolino Daniele Frongia che ha reso possibile tutto questo: ”Piazza Di spagna sarà a misura di disabile anche se per molti come al solito era impossibile, ed il merito è anche nostro. Spesso, se insisti, insisti, insiti…. per molti sei un folle ma ottieni l’impossibile.”

Come un'istantanea, le storie di ordinaria quotidianità fanno emergere, in modo indelebile, l’odissea che si nasconde dietro la sofferenza delle persone che con difficoltà estrema sono costretti a sopportate la privazione della libertà e della propria dignità. Chapeau a Claudio e Simone, siete la testimonianza che con gesti concreti e quell’attenzione degna di sensibilità e partecipazione si può davvero cambiare e ottenere grandi traguardi. 

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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