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ROMA, DIVINO AMORE: SU DISCARICA ECOFER IL PRESIDIO PRESENTA ESPOSTO IN PROCURA

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Tempo di lettura 4 minutiDiscarica Ecofer, le attività da tre anni si svolgono senza i controlli prescritti

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Redazione

Roma – Il Presidio No Discarica Divino Amore insiste nell’azione di tutela ambientale e della salute umana attraverso un esposto alla Procura della Repubblica. A seguito di accesso agli atti Arpa – dichiara in una nota il Presidio – sono emerse gravi carenze e/o omissioni nei prescritti controlli sull’attività di gestione del sito da parte dei soggetti preposti. A fronte dell’accertamento del superamento delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (fluoruri, ferro, manganese e arsenico) – prosegue la nota del Presidio – non risulta siano state attivate le procedure di bonifica prescritte né ulteriori accertamenti di caratterizzazione del sito, come espressamente previsto dalla legge.

Ciò che con l’esposto abbiamo segnalato alla Procura – continua il Presidio – riguarda, a fronte del rilascio dell’AIA 2010, la mancata attivazione delle procedure di bonifica, la mancata istruttoria sulla contaminazione, sull’accertamento della tenuta del sistema di impermeabilizzazione, sull’assenza di collaudi delle opere (escluso il primo invaso). E ancora il mancato rispetto del monitoraggio ambientale (controlli annuali delle matrici ambientali e sui prodotti agroalimentari zonali), previsto dal Piano e prescritto nell’AIA, controlli che o non sono stati effettuati o non sono stati trasmessi all’ARPA impedendo, di fatto, la verifica di eventuali contaminazioni; ulteriori carenze poi nell’assenza di analisi e/o verifiche sulla dispersione del biogas; rispetto al percolato mancano analisi di caratterizzazione ai fini dell’ammissibilità in discarica e valutazioni analitiche circa la sua pericolosità.

Ne vien fuori un quadro molto articolato e preoccupante che – conclude il Presidio – se da un lato conferma quanto fossimo nel giusto allorché chiedevamo già ad ottobre la bonifica del sito, dall’altro denota che, malgrado la rilevata contaminazione, le attività nella discarica siano proseguite da oltre 3 anni nell’assoluta assenza di qualsiasi controllo ed è per questo – dichiara infine il Presidio – che abbiamo chiesto l’intervento della Procura a tutela della salute umana, dell’ambiente e del paesaggio in linea con lo spirito che ha sempre animato l’azione del Presidio.

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