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di Cinzia Marchegiani
Roma – La disabilità spesso diventa argomento appetibile nelle campagne elettorali, soprattutto in una città come quella di Roma, dove si pensa molto all’accoglienza dei turisti e forse, molto meno alle persone disabili che vivono sulla proprio pelle, ogni santo giorno le moltepliciti difficoltà. Spesso per costoro la felicità è rappresentata nel poter vivere appieno la loro bellissima città, soprattutto senza dover sempre chiedere qualcosa che gli spetta di diritto, mentre nella quotidianità trovano ostacoli, spesso anche mentali, condite da quell’indifferenza e superficialità dei propri amministratori. Casapound Italia è tornata sul luogo del delitto….metaforicamente parlando. In campagna elettorale delle scorse amministrative romane, aveva difeso questo importante diritto nel poter vivere la disabilità senza barriere architettoniche e nel II Municipio, Roberto Cappiello candidato presidente aveva annunciato alla comunità che avrebbe vigilato il progetto di un centro sportivo comunale che doveva nascere a Via Como dal 2007, dove sorgeva il vecchio Circolo del Tennis, in virtù di un accordo stipulato dall'allora sindaco Veltroni tra il Comune di Roma e la CAM s.r.l.. Dal 2007 ad oggi del centro sportivo ancora non si vede l'ombra. In questa struttura, Cappiello aveva individutato la location per costruire una piscina comunale con accesso per le persone disabili. Oggi, memori delle promesse elettorali, è partita la petizione popolare sotto lo slogan:“Insieme ai cittadini del II Municipio contro le barriere architettoniche”. Un gazebo sotto il sole e tanti sostenitori ma anche cittadini del luogo che hanno voluto partecipare concretamente con la propria firma. “Casapound Italia è in movimento con una serie di iniziative rivolte a sensibilizzare la comunità in merito alle tematiche riguardanti la disabilità e il diritto di accesso alle strutture pubbliche e private. Attraverso lo strumento della petizione popolare condivideremo con i cittadini le nostre proposte e porteremo all’attenzione delle istituzioni una serie di segnalazioni di criticità. Nel II Municipio, la nostra prima battaglia riguarderà la presenza sul territorio di una piscina comunale con accesso per i disabili e indichiamo come soluzione la quella anticipata in campagna elettorale, la struttura dell’ex Circolo del tennis di Via como, sede che da tempo attende la realizzazione di un nuovo impianto sportivo con annessa piscina al coperto, e dovrà essere fruibile ed accessibile a tutti i cittadini con disabiliotà ai sendi del DM 236/89 e del PDR 503/96” dichiarano i responsabili di CPI, Roberto Cappiello e Carlomanno Adinolfi.
Una piscina in città che possa rispondere alle esigenze di tutti, perché la disabilità in una società civile deve essere un modo di vivere in una prospettiva semplicente diversa.
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