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ROMA COMUNALI: LA RESURREZIONE È INIZIATA. PAROLA DI SIMONE CARABELLA

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Tempo di lettura 2 minuti Palmulli: "La mia scelta a livello politico va a questo uomo perchè in due anni mi ha sempre sostenuto e mai abbandonato"

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Red. Politica
Roma
– "Roma tornerà ad essere la potenza economica e sociale di un tempo. La Resurrezione è iniziata." Con queste parole Simone Carabella ha annunciato la propria scesa in campo a Roma come capolista del movimento Patria che sostiene la candidatura a sindaco della capitale di Alfredo Iorio.

Simone Carabella in questi ultimi anni è salito alla ribalta delle cronache per le battaglie per il sociale portate avanti insieme a Claudio Palmulli, quest'ultimo figlio del famoso Mister Ok che da 28 anni ogni capodanno si tuffa nelle acque del Tevere. Il duo Carabella – Palmulli ha denunciato concretamente con immagini forti e sconcertanti lo stato attuale delle barriere architettoniche dei mezzi pubblici di Roma. Il duo si è reso protagonista di numerose maratone della solidarietà come quella, tanto per citarne una, della solidarietà per gli italiani abbandonati dalle istituzioni dove Carabella partì alle 9 di mattina del 4 luglio 2015 da piazza Colonna, proprio davanti la sede del Governo, percorrendo oltre 40 chilometri di corsa fino a Casale San Nicola e trasportando il disabile Claudio Palmulli sulla carrozzina che innalzava la bandiera tricolore in segno di solidarietà alle famiglie di italiani che stazionavano da oltre due mesi di fronte ad un ex scuola destinata ad accogliere un centinaio di immigrati.. Occorre ricordare che Claudio Palmulli, è affetto dalla nascita di tetraparesi spastica e assieme a Simone Carabella ha affrontato, oltre all'episodio raccontato, le insormontabili difficoltà che incontra un viaggiatore in carrozzina nel poter prendere un semplice autobus, sprovvisti di pedana, e quelli che ne sono muniti non sono funzionanti.

"Per amore per amicizia .. per passione e ideali comuni, per essere disabili, e normodotati ma allo stesso lato umili e sinceri, e batterci sempre per il prossimo mettendoci la faccia. – Afferma Claudio Palmulli – La mia scelta a livello politico va a questo uomo – Simone Carabella Ndr. – perchè in due anni mi ha sempre sostenuto e mai abbandonato.. Lo faccio per me – prosegue Palmulli – lo faccio per tutte quelle persone disabili, costrette a non potersi andare a prendere un caffè perchè la nostra città e piena di barriere architettoniche . Si scrive Simone Carabella si legge libertà! Ho rifiutato lavori, ho rifiutato agevolazioni ho rifiutato privilegi, perchè l'obiettivo non è agevolare Claudio, ma agevolare tutte quelle persone che stanno in difficoltà, ed è per questo che ho scelto di lottare insieme a Simone. Con Lui in Campidoglio saranno rappresentate tutte quelle categorie abbandonate dallo Stato. Perché, – conclude Palmulli – quello che abbiamo detto abbiamo sempre fatto perchè nella vita contano i fatti e noi lo abbiamo dimostrato sempre . Con Simone Roma Risorgerà!"

Alla domanda posta a Palmulli in merito ad un probabile ballottaggio tra Alfio Marchini e Virginia Raggi chi voteresti?  "La mia risposta è semplice è concisa, – risponde senza esitazione Claudio Palmulli – Virginia Raggi, senza se e senza ma, perchè il Movimento 5 Stelle con rappresentate Daniele Frongia  è stato l'unico movimento insieme al mio amico fraterno Simone Carabella ad aiutarmi in questa ardua battaglia.

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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