ROMA – Migliaia di commercianti hanno partecipato alla caldissima protesta contro la Bolkestein, l’emendamento approvato in Commissione Affari Costituzionali al Senato. Con questo emendamento definito “vergogna” il settore del commercio ambulante è di nuovo precipitato nell’incertezza. Gli avviamenti aziendali, ad esempio, sono stati azzerati: un incubo per 196 mila imprese. Con questa politica sbagliata, il Governo ha fatto sì che l’Italia e la Spagna, solo in parte sia l’unico paese d’Europa ad aver incluso gli Operatori del Commercio su Aree Pubbliche nella Direttiva.
“Ricordiamo al Governo – hanno detto i manifestanti – e a tutta la politica che il testo approvato in commissione è in contrasto con il parere dell’Antitrust, con le richieste dell’Anci e delle venti sigle sindacali e associazioni nazionali che da mesi a gran voce chiedono il blocco dei bandi.
A concedere una intervista a L'Osservatore d'Italia il Presidente del mercato di Testaccio: "Ancora paghiamo i mutui su delle licenze che il Governo ha messo a bando. Solo l’Italia ha lasciato i mercati all’interno di questa direttiva. Per la non continuità della concessione loro credono di creare posti di lavoro. È assurdo: non accetteremo passivamente che ci venga sottratta la nostra attività, avviata e fatta crescere con tanti sacrifici”.
Ma cos’è la Bolkestein? La direttiva Bolkestein prende nome dall'ex commissario per la Concorrenza e il mercato interno, l'olandese Frits Bolkestein, a Bruxelles quando a capo della Commissione europea c'era Romano Prodi. E' un atto approvato dalla Commissione europea nel 2006 e riguarda il libero mercato dei servizi. E' stata recepita dal Governo italiano nel 2010 (presidente del Consiglio Silvio Berlusconi). Entro maggio 2017 (ma un articolo del decreto Milleproproghe ha fissato il nuovo termine al 31 maggio 2018) gli Stati membri devono rimettere a bando le concessioni rilasciate negli anni dagli enti locali (come quella delle spaigge), dando la possibilitá di aprire un'attivitá commerciale su un'area pubblica a tutti i cittadini europei, senza limite di nazionalitá, in un qualunque Paese dell'area Ue. La direttiva Bolkestein ha l'obiettivo di facilitare la circolazione di servizi all'interno dell'Unione, perché i servizi rappresentano il 70% dell'occupazione in Europa e la loro liberalizzazione, a detta di numerosi economisti, aumenterebbe l'occupazione e il Pil dell'Unione europea.