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Redazione
Roma – “Abbiamo sempre privilegiato il dialogo, distinguendoci da chi andava alla ricerca dello scontro a ogni costo. Ma adesso basta: di fronte alla miopia dell’amministrazione siamo costretti a ricorrere alle maniere forti e a riportare la questione della delibera capitolina sugli Ncc con autorizzazione fuori dal Comune di Roma davanti all’autorità giudiziaria” così Roberto Priolo, coordinatore regionale Ncc di Cna. “E non ci fermeremo qui: siamo disposti ad andare avanti fino a quando non assicureremo regole certe ed eque a chi svolge onestamente il suo lavoro.
Secondo quanto prevede attualmente la delibera di Roma Capitale, gli operatori Ncc che hanno autorizzazioni da Comuni diversi da Roma dovranno pagare fino a 3mila euro in più l’anno per ciascun veicolo rispetto a un collega con un’autorizzazione di Roma Capitale. La discriminazione è palese e metterà in ginocchio un settore già in grande difficoltà per via della crisi i cui operatori sono in prevalenza romani: delle circa 5mila autorizzazioni rilasciate da Comuni diversi da Roma, circa l’80% sono in realtà utilizzate da imprese romane. E questo perché il Campidoglio, dal ‘96, non ha provveduto a rilasciare nuove autorizzazioni. Non vediamo nessuna logica nel chiedere agli operatori dai 1500 ai 3000 euro a veicolo solo per superare i varchi Ztl della Capitale. Abbiamo cercato il dialogo, ma visto che l’amministrazione di Roma Capitale non ha voluto accettare il confronto, siamo costretti a ricorrere alle vie legali. Abbiamo infatti notificato oggi al Campidoglio un ricorso contro la delibera della Giunta”.
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