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di Donato Robilotta Coordinatore dei Socialisti Riformisti, già Consigliere Regionale
Roma Città Metropolitana – Continuo a non condividere il fatto che la città Metropolitana di Roma coincida con tutto il territorio della Provincia di Roma, perché secondo me doveva coincidere con il solo territorio di Roma allargato a comuni limitrofi sede di aeroporti, come Fiumicino e Ciampino, o di porti come Civitavecchia. Sempre però con la clausola che dovessero essere questi comuni a decidere nella loro autonomia se farne parte o meno e non essere obbligati per legge come lo sono ora tutti comuni della provincia, che per di più subiscono anche la clausola del voto ponderato che favorisce Roma.
Questo modello di città metropolitana romano-centrico sfavorisce i piccoli comun,i che non hanno nessun peso rispetto alla Capitale, ma alla fine danneggia la stessa Roma, che invece di diventare una città-Stato o città-Regione, acquisendo il potere legislativo e piena autonomia di governo, prende le competenza di quella Provincia che il Governo sta tentando di cancellare. Tanto è vero che il sindaco di Roma deve ancora andare dal Governo con il cappello in mano per chiedere i finanziamenti aggiuntivi per i costi della Capitale ma anche dalla Regione per i finanziamenti dovuti sul trasporto pubblico locale.
Il PD di Roma e del Lazio porta per intero la responsabilità di tale assetto perchè il testo originario della legge Del Rio uscito da Palazzo Chigi prevedeva che la città metropolitana coincidesse con la il solo territorio di Roma città, proprio per preservare il suo ruolo di Capitale e le sue future prerogative.
Ma quello che è più grave è l’atteggiamento del gruppo dirigente dell’intero centro-destra a partire da quello di Forza Italia che per anni si è dichiarato a favore di Roma-Capitale e contro questo modello di città metropolitana e oggi lo subisce senza dire una sola parola ma pensando solo a qualche poltrona.
Io continuo a battermi perché Roma abbia i poteri legislativi propri dello Stato e delle Regioni e che finalmente abbia lo status che hanno tutte le grandi capitali europee e noto che queste argomentazioni hanno iniziato a far breccia anche nel Pd viste le posizioni espresse a favore di questa tesi dall’area politica che fa riferimento al sottosegretario Rughetti.
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