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ROMA: CINEMA, TEATRO, MUSICA, MUSEI E VISITE ARCHEOLOGICHE A INGRESSO GRATUITO CON "SANTA CROCE EFFETTO NOTTE

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Tempo di lettura 2 minuti Dal 12 al 21 luglio 2013 a piazza Santa Croce in Gerusalemme: Film e documentari, concerti e musei aperti, nella manifestazione promossa dalla direzione generale Cinema insieme all’Esercito Italiano

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Redazione

Roma – Dal 12 al 21 luglio, a Roma, torna SANTA CROCE EFFETTO NOTTE, che per la terza edizione propone dieci serate di cinema, teatro, musica, musei e visite archeologiche a ingresso gratuito. La manifestazione realizzata dalla direzione generale per il Cinema del ministero Beni e Attività culturali e Turismo e dall’Esercito Italiano apre dalle 19.00 all’una di notte gli spazi dell’area archeologica adiacente la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme: un parco di 50 mila metri quadri, caratterizzato da monumenti archeologici e storici in un contesto paesaggistico e naturalistico di rara suggestione. 

L’agenda quotidiana prevede alle 19.00 visite guidate nell’area archeologica e nella domus di via Eleniana, appena restaurata. Alle 20.30 concerti delle principali bande militari delle varie armi e spettacoli di musica e teatro nel giardino del Museo della Fanteria, mentre nella sala convegni viene proiettata una selezione di filmati del Centro Cinefoto dell’Esercito. Dalle 21.30 in poi gli appuntamenti di Schermi italiani, con la proiezione di film, soprattutto opere prime e seconde, della recente stagione cinematografica, un omaggio ad Alberto Sordi e incontri con registi e interpreti nell’arena cinematografica di oltre 500 posti.

Possibilità di parcheggio in Piazza Santa Croce in Gerusalemme e servizio di ristorazione.

Schermi italiani è la rassegna nell’arena che ospiterà le proiezioni quotidiane di recenti film italiani, apprezzati dalla critica e dal pubblico, molti dei quali realizzati con il contributo della direzione generale per il Cinema. Benur – Un gladiatore in affitto, La città ideale, Tutti contro tutti, Qualche nuvola, Buongiorno papà, Cosimo e Nicole, Razzabastarda, L'intervallo, Amiche da morire, Itaker, il cortometraggio Il riscatto seguito da Gli equilibristi e, in chiusura, Viva la libertà sono i titoli selezionati. Mercoledì 17, serata omaggio ad Alberto Sordi con il documentario Alberto il grande di Luca e Carlo Verdone, seguito da Una vita difficile di Dino Risi. Domenica 21, cerimonia conclusiva con la partecipazione del ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, insieme a rappresentanti degli enti promotori della manifestazione.

Prima della rassegna, a partire dalle 19.00, nella sala convegni del Museo della Fanteria saranno proiettati i filmati del Centro Cinefoto dell’Esercito: Cavalleria, I Bersaglieri, A me le guardie, Il cavallo dalle orecchie lunghe, Le radici della nostra storia. Dagli eserciti preunitari all’Esercito Italiano e Soldati e pittori del Risorgimento.

All’interno della stessa area, nella sorprendente cornice offerta dall’abside del Tempio Romano di Venere e Cupidine, a partire dalle 20.30 si esibiranno la Musica d’Ordinanza dei Granatieri di Sardegna (12 luglio), la Banda musicale dell’Arma dei Carabinieri (13 luglio), la Banda Militare dell’Esercito Italiano (14 e 21 luglio) e la Banda del Comando Logistico di Proiezione (19 luglio) e la Banda Musicale della Marina Militare Italiana (20 luglio). In calendario, anche il Coro polifonico “Salvo D’Acquisto” (18 luglio), il recital L’inno svelato (17 luglio) narrazione sull’inno nazionale di e con Michele D’Andrea e il concerto E mò cantammo – La storia nei canti polari 1799-1944 di Graziella Antonucci. Per l’intera durata della manifestazione, apertura straordinaria del Museo della Fanteria e del Museo dei Granatieri, che custodiscono testimonianze dell’attività dei soldati italiani nella storia nazionale. Nei giardini saranno esposti mezzi storici, provenienti dal Museo della Motorizzazione Militare, insieme a cimeli dal Museo dei Bersaglieri e dall’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio.

L’iniziativa è realizzata con la collaborazione della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, della Soprintendenza Speciale P.S.A.E. e, per il Polo Museale della città di Roma, della Basilica di Santa Croce, con il sostegno di Luce Cinecittà e Centro Sperimentale di Cinematografia.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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