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ROMA, CHIESA DEGLI ARTISTI PIAZZA DEL POPOLO: DOMENICA 19 MAGGIO L'INAUGURAZIONE DELL'INSTALLAZIONE DI DANIELE SPANO'

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Tempo di lettura 2 minutiUn evento che fa parte del progetto “Una porta verso l’Infinito. L’uomo e l’Assoluto nell’arte”, domenica 19 maggio alle 19.30, nella basilica di Santa Maria in Montesanto

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Redazione

Roma – Nell’ambito del progetto “Una porta verso l’Infinito. L’uomo e l’Assoluto nell’arte”, domenica 19 maggio alle 19.30, nella basilica di Santa Maria in Montesanto – Chiesa degli Artisti a piazza del Popolo, sarà inaugurata l’installazione site specific realizzata da Daniele Spanò in occasione della solennità di Pentecoste. L’opera rimarrà esposta fino al 24 maggio

“Atto Primo” è il titolo dell’installazione site specific di Daniele Spanò.

L’evento concluderà la sezione “Installazioni” del progetto “Una porta verso l’Infinito. L’uomo e l’Assoluto nell’arte”, curato dall’Ufficio Comunicazioni Sociali del Vicariato di Roma, che in tre differenti momenti dell’Anno liturgico ha coinvolto diversi artisti nell’elaborazione di opere capaci di entrare in dialogo con lo spazio sacro della basilica. Come le precedenti creazioni – “Versŭs” di Andrea Aquilanti e “Di luce propria” di Emanuela Fiorelli e Paolo Radi – sono state realizzate rispettivamente per i tempi liturgici di Natale e Pasqua, così l’installazione multimediale “Atto Primo” è stata pensata da Daniele Spanò in occasione della solennità di Pentecoste (domenica 19 maggio).

«Articolandosi su differenti livelli spaziali e percettivi – osserva Silvia Marsano, consulente delle arti visuali di “Una porta verso l’Infinito” -, “Atto Primo” mette in relazione l’architettura che la accoglie, i dispositivi che la veicolano – immagine, suono, movimento – e la solennità liturgica sulla quale riflette». Il progetto di Daniele Spanò, aggiunge Marsano, «sottolinea inoltre la relazione tra l’opera e lo spettatore diventando esperienza estetica in grado di stimolare un’intensa partecipazione emotiva di chi osserva». E conclude: «Grazie a questa installazione si conferma, dunque, il linguaggio universale dell’arte  il desiderio di superare la materialità dell’esistenza terrena, cogliendo l’unità della bellezza e individuando un percorso che si muove verso una spiritualità».

Daniele Spanò (1979), scenografo, dal 2004 svolge l'attività  di artista visivo portando avanti una ricerca personale sui nuovi linguaggi multimediali in particolare legati all'uso della video proiezione. Attualmente è consulente per la Fondazione Romaeuropa. Tra le più importanti mostre: Digital Life – “Safety distance” (Ex Gil – Roma 2011); “Rifrazioni Permanenti” (personale), video installazione site specific (piazza Colonna – Roma 2011; Quadrato Nomade – “Noi due” (Palazzo delle Esposizioni – Roma 2012 ); Seminaria Sogninterra – “L'ora del silenzio” (Maranola – Formia 2012). Nel 2011 viene selezionato da Takeshi Kitano per raccontare il proprio lavoro nella trasmissione televisiva Tackeshi Art Beat in onda sull'emittente televisiva giapponese NHK.

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