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Redazione
Roma – Sono le ore 18 di ieri quando un nutrito gruppo di persone, circa un centinaio, irrompe in un complesso residenziale posto sotto sequestro nel tentativo di occupare le abitazioni.
A richiedere l’intervento della Polizia sono state le due guardie giurate poste a presidio dell’area, dove molte case sono già state vendute.
Quando sono arrivati gli agenti del Commissariato Casilino e del Reparto Volanti della Questura la metà delle persone si era già allontanata, ma comunque sul posto c’erano ancora diversi nuclei familiari con le loro auto, che pretendevano di prendere possesso delle abitazioni.
A loro dire erano stati poco prima contattati dal vice presidente di un’associazione che si occupa di chi non ha una casa, poi identificato sul posto dai poliziotti, secondo il quale quell’occupazione sarebbe stato un diritto per i presenti.
Nonostante l’atteggiamento minaccioso che gli occupanti hanno avuto prima con le guardie giurate e poi con i poliziotti, la situazione è rimasta tranquilla.
Dopo circa due ore di trattative, convinti non solo dal fatto che nelle case in questione non c’erano né luce né acqua, ma soprattutto dalla prospettiva di un’immediata denuncia da parte delle forze dell’ordine, tutte le persone hanno desistito dal loro intento e si sono allontanate.
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