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di M.L.S.
Roma – Non è finita. Ad una manciata di giorni dalle esequie funebri di Vittorio Casamonica, una nuova polemica è pronta a montare sulla messa in suffragio del defunto che si terrà mercoledì 26 agosto nella parrocchia di San Girolamo Emiliani, a 400 metri dal suo domicilio da vivo. Niente colpi di scena stavolta, né elicotteri o bande musicali: la cerimonia avverrà in “forma strettamente privata”, come annunciato dal questore De Angelis nella giornata del 24 agosto al margine del Comitato per l'ordine e la sicurezza, convocato in fretta e furia sulla scia del funerale sopra le righe del “Re Vittorio”. Dopo l'incontro, il prefetto Gabrielli ha invece dato la sua versione dei fatti, evidenziando come in merito alla cerimonia funebre:” Le informazioni c’erano, seppur indirette, e non sono state valorizzate. Polizia e Carabinieri avevano certezza che da lì a poco ci sarebbe stato il funerale di un personaggio, se non di spicco criminale, di sicuro capostipite dei Casamonica. Ma le informazioni non hanno raggiunto i vertici che avrebbero potuto prendere delle iniziative”. Un problema di comunicazione, dunque, secondo il prefetto di Roma che spezza una lancia a favore del questore, ignaro di tutto, prima di passare la palla al Ministro riguardo tagli eventuali.
Cabina di regia. In fine, dopo aver parlato di “vicenda gravissima” e di una parvenza da “città non controllata”, il prefetto ha lanciato la sua soluzione per la comunicazione. Gabrielli ha infatti proposto una nuovo modello di informazione dell'autorità pubblica in materia di sicurezza, una cabina di regia permanente tra prefettura, questura, Carabinieri, Polizia e vigili. Una manovra utile secondo il prefetto:”Per definire un ranking delle informazioni, delle notizie che servono, con una griglia che dovrà essere aggiornata ogni volta”, sfuggendo così a possibili problemi di comprensione.
La messa in suffragio di Vittorio Casamonica. Così, dopo l'ennesima disfatta di un'amministrazione sterile, incapace di prevenire situazioni ai limiti della realtà, la messa in suffragio di Vittorio Casamonica andrà in scena il 26 agosto “a porte chiuse”. Nella parrocchia San Girolamo Emiliani di Morena, in Via Bellico Calpurnio, è atteso infatti un dispiegamento di forze dell'ordine pari a quello presente nella basilica di San Giovanni Bosco per la messa domenicale. Blindati e forze dell'ordine che dovranno assicurarsi che la funzione resti davvero riservata, sedando anche eventuali manifestazioni di protesta.
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