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Redazione
Roma – “Sembra di assistere alla moderna riedizione del mito della tela di Penelope – afferma Amato Pompei in sciopero della fame da tre presso l’Assessorato all’Ambiente di Roma – Quello che sembra organizzarsi di giorno per risolvere l’annosa questione del lavoro per gli ex lavoratori dell’ANCR, conosciuti come i gladiatori per essersi arrampicati prima sul Colosseo nel 2009 e poi sull’Arco di Costantino nel 2013, si disfa puntualmente di notte”.
“Il sindaco Marino – prosegue Pompei – ha preso degli impegni precisi, ereditando altrettanti impegni mai soddisfatti dalla precedente amministrazione. Noi intanto abbiamo terminato ogni forma di ammortizzazione sociale”.
“La cosa incredibile e paradossale – continua Pompei – è che la città è invasa dall’immondizia mentre noi che siamo pronti a prendere il servizio per AMA o presso le cooperative in appalto, e che vantiamo una serie di impegni scritti assunti dal Consiglio Comunale all’unanimità, maggioranza e opposizione insieme, continuiamo a rimanere con le mani in mano. Serve un intervento straordinario che affronti di petto i problemi”.
“Noi abbiamo deciso di intraprendere questa forma estrema di lotta – ha concluso Pompei – perché occorre sbloccare la situazione, finendola con questo balletto delle responsabilità”.
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