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di Maurizio Costa
Roma Capitale – Il comune di Roma sta cercando di rimettere i conti in ordine. La giunta capitolina ha dato il via al piano di assestamento di bilancio del 2014: verranno sbloccati 160 milioni di euro, che verranno utilizzati per coprire le spese e per ammortizzare eventuali costi. Di questo tesoretto, 83 milioni arriveranno dal Patto di stabilità varato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha stanziato in totale 150 milioni di euro diretti al comune di Roma, che verranno erogati gradualmente dal governo.
Gli altri 80 milioni di euro verranno utilizzati per coprire le spese obbligatorie (per una quota di 60 milioni) e per assestare le maggiori esigenze di spesa (per altri 20 milioni).
Il sindaco è molto orgoglioso dei passi in avanti dell’amministrazione capitolina: “È un altro passo nella giusta direzione – ha dichiarato il primo cittadino – che si affianca al riconoscimento da poco ottenuto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze di 150 milioni per l'anno 2014. Questa amministrazione ha avviato un nuovo corso per la città di Roma e per i suoi bilanci: rigore e trasparenza, tagli agli sprechi e uso delle sole risorse che si hanno. Una linea che sta dando i suoi frutti e che speriamo possa presto dare nuovo impulso per il rilancio economico e occupazionale della città”.
Anche l’assessore Scozzese esprime la sua opinione: “Vogliamo condividere l’indirizzo di vincolare le azioni di ciascuna società partecipata all'autorizzazione preventiva da parte dell'assessorato controllante. In questo modo non potranno più essere disattesi i vincoli finanziari imposti”.
Anche il versante Atac verrà riparametrato. L’azienda sarà sottoposta ad una ricapitalizzazione. “Vogliamo trasferire ad Atac 18 convogli Caf – ha affermato l’assessore Improta – per un valore complessivo di 150 milioni di euro, avviando così il processo di ricapitalizzazione che dovrà completarsi entro e non oltre il primo semestre 2015”.
Il processo di assestamento sta continuando e l’amministrazione comunale ha intenzione di proseguire il piano virtuoso: il debito è ancora altissimo ma Ignazio Marino vuole risanare i problemi delle giunte precedenti.
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