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Redazione
“Ottimizzazione della gestione sanitaria, assistenza al massimo livello, una struttura che rende merito e concretizza quella ‘centralità’ del paziente che anche il pubblico deve avere come obiettivo”. Così Mario Abbruzzese, presidente del Consiglio regionale del Lazio, ha commentato la visita di questa mattina al Campus Biomedico di Roma.
“Si tratta di un polo ospedaliero e universitario di primissimo livello e che dà lustro all’intera regione. Con il suo flusso di circa 7000 persone al giorno che comprende spesso anche moltissime richieste di trasferimento da altri ospedali, il Campus Biomedico – ha puntualizzato Abbruzzese – si dimostra all’avanguardia non solo per le professionalità dei team medico-infermieristici che vi operano, ma anche per la capacità di saper coniugare l’attività prettamente privata con quella convenzionata con il servizio sanitario nazionale”.
“Sono rimasto particolarmente colpito dei progetti sui quali stanno lavorando congiuntamente i laboratori delle facoltà di medicina e di ingegneria biomedica, nel campo delle protesi agli arti e in quello delle biotecnologie – ha continuato Abbruzzese. E’ la scienza che lavora e opera per l’uomo e per la quale, con ammirazione e orgoglio, ho voluto esprimere al prof. Arullani, presidente del Campus, grande soddisfazione”.
“La nostra regione ha a disposizione un patrimonio di conoscenze nel campo scientifico che la sanità cattolica ha saputo sapientemente organizzare. Il Campus ne è dimostrazione. Di questo voglio ringraziare tutto il Board, estendendo i miei auguri e ringraziamenti a Papa Benedetto XVI nella ricorrenza del suo 85/emo compleanno, ricordando come egli, proprio all’indomani della sua elezione al pontificato, volle significare quanto ‘Non vi sia conflitto tra la Provvidenza di Dio e l’impresa umana’- ha concluso Abbruzzese.
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