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ROMA CAMPIDOGLIO: ECCO LA SQUADRA DEL COMMISSARIO TRONCA

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Tempo di lettura 3 minuti Corsa contro il tempo per il Giubileo

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Redazione

Roma – Il prefetto di Roma Franco Gabrielli ha nominato sei subcommissari che affiancheranno il lavoro del commissario Francesco Paolo Tronca. I subcommissari nominati dal prefetto e che affiancheranno Tronca nella provvisoria gestione dell'amministrazione capitolina sono Ugo Taucer, Iolanda Rolli, Livio Panini D'Alba, Clara Vaccaro, Giuseppe Castaldo e Pasqualino Castaldi. "Ai neo-subcommissari – si legge in una nota della Prefettura di Roma – un vivo ringraziamento per la disponibilità dimostrata e gli auguri di buon lavoro per l'incarico che si accingono ad assumere".

E' una corsa contro il tempo quella che Roma si prepara ad affrontare in vista del Giubileo. A poco più di un mese dall'apertura della Porta Santa, la Capitale deve fare i conti con il ritardo dell'avvio dei lavori e attende i 300 milioni che dovrebbero arrivare dal governo. Proprio per questo il premier Matteo Renzi starebbe lavorando ad un dl omnibus sulle emergenze per supportare il tandem tra il neocommissario di Roma Paolo Tronca ed il prefetto, Franco Gabrielli, già al lavoro per garantire che tutto fili liscio nella Capitale prima e durante l'Anno Santo. E che questa sia la scommessa lo lascia intendere lo stesso Renzi.

"Il prefetto Gabrielli è una sicurezza e sta facendo un ottimo lavoro", dice il presidente del Consiglio, sottolineando poi il "lavoro sotterraneo e straordinario" durante l'Expo fatto da Tronca, "che dovrà gestire i poteri di sindaco, giunta e consiglio". "Sono veramente orgoglioso di poter prestare il mio servizio e la mia responsabilità per la Capitale della nazione", il messaggio lanciato dal neo-commissario. Una discussione sul tipo di provvedimento, sul quale ancora nulla è deciso, potrebbe essere affrontata già domani, durante il pre-consiglio – o direttamente nel consiglio dei ministri che potrebbe riunirsi giovedì prossimo. Il decreto legge omnibus dovrebbe far fronte, appunto, a diverse emergenze e contenere – insieme al progetto di spesa di 300 milioni per il Giubileo e alla definizione del 'dream team'- anche le risorse per Terre dei fuochi, Ilva o il dopo Expo. In alternativa, per il Giubileo, si ipotizza pure, anche se sembra rappresentare una seconda scelta, un decreto del presidente del consiglio, dunque un atto amministrativo.

Il neocommissario, insomma, si trova davanti un lavoro arduo in una città ancora scossa dalle inchieste giudiziarie e dalla crisi politica che ha portato alla "sfiducia" nei confronti di Ignazio Marino, ancora una volta attaccato da Renzi. "Non c'è disonestà intellettuale più grande – afferma il premier – di chi inventa congiure di palazzo per nascondere i propri fallimenti".

Polemiche a parte, ora per il tandem Gabrielli-Tronca è il momento di mettersi all'opera. Delle 31 gare d'appalto indette per il Giubileo solo due sarebbero partite, mentre le altre, tutte assegnate, sono ancora in stand-by. Si tratta di lavori ed opere pubbliche in diversi quadranti della città, pensati per accogliere nel miglior modo possibile i milioni di pellegrini attesi a Roma. Nei prossimi giorni Tronca avrà un incontro a palazzo Chigi, dove oggi è stato ricevuto invece Gabrielli. Il prefetto ha visto il sottosegretario Claudio De Vincenti, con il quale avrebbe parlato proprio dello stato di avanzamento dei lavori per il Giubileo della Misericordia. Ma i nodi da sciogliere sono anche legati a temi delicati come rifiuti e trasporto pubblico, note dolenti sulle quali Tronca chiederà sicuramente aiuto ad un "dream team" ancora tutto da decidere. I nomi più quotati restano quelli di Marco Rettighieri, Gloria Zavatta, Carlo Fuortes e Giovanni Malagò.

Per il commissario, però, lunedì è stato il giorno della cerimonia di insediamento, cominciata con la deposizione della tradizionale corona all'Altare della Patria e proseguita poi nei luoghi simbolo della Capitale, da Porta San Paolo, luogo della resistenza romana, alle Fosse Ardeatine passando per il Tempio Maggiore dove ha incontrato i vertici della comunità ebraica. "Un atto di omaggio alla Capitale nel rispetto della tradizione", come sottolineano in Campidoglio. Ricordando le vittime dell'eccidio nazista, Tronca ha voluto rendere "omaggio a chi ci donò col proprio sacrificio la libertà e la democrazia", come ha scritto lui stesso nel libro d'oro alle Fosse Ardeatine

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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