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Redazione
Roma – “Il Caffè della Pace non è salvo, e la confusione generata all’indomani dell’incontro tra la proprietà, il prefetto Giuseppe Pecoraro, i senatori Daniela Valentini e Maurizio Gasbarri e l’assessore per Roma Produttiva Marta Leonori ha bloccato la raccolta di firme”. A precisarlo è Giulio Anticoli Presidente dell’associazione Botteghe Storiche e di Cna Roma Città Storica. “La confusione generata crea un grave danno al lavoro che stiamo svolgendo da oltre un anno, distraendo l’attenzione al problema e ha di fatto bloccato la spontanea deposizione delle firme (che hanno superato quota ottomila). L’appuntamento è all’8 aprile: stiamo organizzando insieme alla presidente del I municipio, Sabrina Alfonsi, per quel giorno un presidio davanti allo storico Caffè. Mi auguro che l’attenzione resti alta e la mobilitazione vada avanti finché non avremo la certezza della continuità di un marchio storico così importante per la città”.
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