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Redazione
Roma – Con minacce e violenze fisiche è stata costretta a prostituirsi all’interno dell’ abitazione del suo aguzzino.
Vittima una donna brasiliana – chiusa per mesi in casa – senza la possibilità di poter uscire e di utilizzare il telefono per comunicare con l’esterno.
A metter fine a questa vicenda sono stati gli agenti del Reparto Volanti che sono intervenuti arrestando un 43enne romano; l’uomo – già noto alle Forze dell’Ordine – è stato bloccato ieri dai poliziotti proprio all’interno della sua abitazione.
La vittima è riuscita a chiamare il “113” in piena notte grazie allo stato di ubriachezza in cui versava l’uomo,che appena addormentato, aveva lasciato incustodito il telefono cellulare e le chiavi dell’appartamento.
Nella telefonata ha riferito all’operatore della Sala Operativa della Questura di essere costretta in casa, peraltro ferita, in quanto picchiata per l’ennesima volta dal suo ex compagno.
Accorsi nell’appartamento di via Gastinelli – al Casilino – gli agenti delle Volanti hanno trovato la donna sanguinante in volto ed in evidente stato di agitazione.
All’interno l’uomo, subito fermato e accompagnato negli uffici di Polizia.
La vittima, dopo essere stata medicata al pronto soccorso dell’Ospedale di zona, ha raccontato agli agenti ulteriori dettagli della vicenda.
Infatti al termine della sua relazione con il 43enne è stata letteralmente “sequestrata” per mesi, e costretta avere rapporti sessuali con uomini; il denaro “guadagnato” veniva tutto preso dall’uomo che oltre a minacciarla e a picchiarla, le diceva che avrebbe fatto del male ai suoi 2 figli piccoli, al momento in Brasile.
All’interno dell’abitazione sono stati poi rinvenuti e sequestrati alcuni frammenti di un’asse di legno e una maglietta sporca di sangue, evidenti prove delle minacce e delle violenze.
L’uomo è stato pertanto arrestato per i reati di sfruttamento della prostituzione e riduzione in schiavitù.
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