Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
ROMA – Il collegio sindacale dell’Ama ha ‘bocciato’ il bilancio 2017 dell’azienda, che attende l’approvazione da parte dell’assemblea dei soci (il Campidoglio) dando un parere negativo.
Il bilancio era passato una prima volta in Cda a fine marzo 2018, poi era stato riapprovato dallo stesso cda a dicembre con una nota integrativa.
Ora è arrivato lo stop del collegio sindacale ma dai vertici dell’azienda si fa notare che “il collegio dei revisori aveva solo pochi mesi fa approvato il bilancio dell’azienda, che nella sostanza è identico.
Dunque il nuovo parere è giudicato “quantomeno singolare”. Ama sottolinea che “la società di revisione Ernst & Young, che è la società di valutazione tecnica, ha promosso i conti dell’azienda sia prima sia dopo l’ultima integrazione” al bilancio “da parte del Cda. Questa è la cosa più importante.
Infatti, come previsto dalle norme, il collegio sindacale effettua un controllo sintetico mentre la verifica della rispondenza dei dati contabili spetta all’ incaricato della revisione legale”
Rachele Mussolini: “Al peggio non c’è mai fine”
«Con 600 tonnellate di spazzatura costantemente presenti su strada, una raccolta differenziata che fa acqua da tutte le parti, l’assenza di impianti adeguati, la chiusura del Tmb di via Salaria e i continui roghi tossici pensavamo di aver toccato il fondo. E invece no. A confermarci che al peggio non c’è mai fine è arrivata ieri la bocciatura del bilancio di Ama dovuta alle carenze organizzative nei sistemi di controllo interno, alla mancata trasparenza su questioni fondamentali del bilancio, alla scarsa prudenza nella valutazione dei crediti e dell’effetto delle controversie legali in corso. L’ennesima tegola che si abbatte sulla testa dei romani, i quali già da settimane convivono con lo spettro dell’emergenza ambientale e sanitaria. Il tempo a disposizione di questa giunta, che procede per proclami ma è incapace di governare la città, è scaduto: Ama va commissariata al più presto. E a farlo deve essere il Governo. Mi aspetto, perciò, che si individui in tempi rapidi un Commissario straordinario a cui affidare l’arduo compito di riportare Roma alla normalità. Luigi Di Maio e i suoi alleati la smettano di tutelare la Sindaca Raggi, difendendola a spada tratta, e pensino, almeno una volta, alla cittadinanza, costretta ancora a pagare per l’inadeguatezza di chi governa».
Così Rachele Mussolini, consigliere comunale della lista civica Con Giorgia e Vice Presidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale.
Correlati