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ROMA, B 2 BEER: NELLO SHOWROOM DI EMU SI ESPONE L'ECCELLENZA

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Tempo di lettura 4 minuti Abbiamo incontrato l’organizzatrice dell’evento, la direttrice del Flag Store, Marianna Giovannetti, che ha rivoluzionato per un giorno l’attività del negozio per ospitare l’evento.

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di Silvio Rossi

Roma – A Roma presso la struttura che sorge su via Magliana, a un passo dal Grande Raccordo Anulare, l’azienda leader nel settore dell’arredamento da giardino, EMU, ha organizzato il “Taste of Excellence – B 2 Beer”, una rassegna di eccellenze nel campo brassicolo, e non solo.
L’evento, realizzato per avvicinare il pubblico dei clienti dell’azienda con produttori del settore gastronomico, oltre ai birrifici erano presenti alcune aziende specializzate in produzioni di alta qualità, dai salumi emiliani, un oleificio di Venafro, terra che produce olio dal tempo dei romani, un produttore di cioccolato, alcune aziende conserviere.
Tra i partecipanti al salotto, oltre ad alcune apprezzabili lezioni di cooking, si sono fatti notare alcuni produttori di birra, che negli ultimi anni ha visto un moltiplicarsi di aziende artigianali, specializzate in bevande molto caratterizzate come gusto, e con un marketing che può competere con la più tradizionali cantine vinicole.
In particolare è stato piacevole incontrare un gruppo di produttori della “birra del tifoso”, che commercializza le proprie birre caratterizzandole con etichette dedicate alla maggiori squadre del nostro campionato, il birrificio “barbanera”, che realizza i propri prodotti sull’immagine di un “dottor barbanera”, che è filo d’unione di tutto il marketing.
Un birrificio veneto ha portato una birra al radicchio trevigiano, che sostituisce in parte il luppolo nell’aroma, particolarità che è stata molto apprezzata dagli avventori.

Abbiamo incontrato l’organizzatrice dell’evento, la direttrice dMARIANNA GIOVANNETTI, el Flag Store, Marianna Giovannetti, che ha rivoluzionato per un giorno l’attività del negozio per ospitare l’evento.

Lei è la responsabile del punto vendita?
SI, sono la store manager, mi occupo non solo del flag store, unico in tutta Italia, perché gli altri sono solo rivenditori. Mi occupo non solo di questo, ma anche di eventi, come “Taste of Roma”, “Giardini in terrazza”. Per la prima volta ci siamo affacciati a un evento, che sembrerebbe apparentemente lontano dal nostro brand, perché noi vendiamo arredamento da esterno luxury, in realtà siamo molto pertinenti con questo evento “B to Beer”, perché noi siamo un prodotto artigianale, produciamo in Italia, abbiamo la fabbrica in Italia, ci teniamo che tutto ciò che appartiene al nostro prodotto sia italiano.
Lei ha parlato di eventi. Quale valore aggiunto fornisce l’evento al vostro marchio?
Ci porta sicuramente una visibilità al pubblico romano, e non solo romano, più vasto, perché non tutti hanno coscienza e conoscenza del nostro prodotto. Siamo conosciuti ai più interessati, mentre le persone che non hanno grandi giardini, grandi spazi, non conoscono il nostro brand. Avvicinandosi a noi durante questi eventi, grazie a queste realtà, vengono in contatto col nostro prodotto, e apprezzano la nostra qualità.
Quindi avete avuto anche un certo riscontro a livello commerciale?
Certo, sia commerciale che di visibilità. Io partecipo agli eventi anche per divertimento, anche se c’è un grande stress, perché organizzare uno showroom, così grande, negli spazi che sono i nostri, rivoluzionare tutto, io ho dovuto praticamente fare un trasloco, ho dovuto togliere tutto l’arredamento della parte interna, pensare alla locazione dove mettere tutti gli stand è stato un impegno, però è anche un divertimento.
Dopo questo evento con i produttori di birra, ci saranno altri eventi simili?
Stiamo pensando a qualcos’altro. Il 23 maggio, lo posso anticipare, siete già invitati come Osservatore d’Italia, faremo un evento bio, quindi tratteremo esclusivamente cibi biologici, italiani, piccole e medie realtà artigianali, quei produttori che tengono alla qualità del prodotto, e soprattutto che sia pertinente al concetto bio. In più grazie a quest’evento ho conosciuto un produttore di olio straordinario, voglio organizzare qualcosa con loro, che sia pertinente all’olio, perché si sposa benissimo col nostro concetto di vivere all’aperto, di artigianalità italiana, è tutto un connubio che, secondo me, è pertinente. Io do a queste aziende la possibilità di farsi conoscere ai miei clienti, e loro danno la possibilità a me di farmi conoscere non solo a loro, ma anche ai loro clienti.
Infatti girando negli stand ho visto alcuni beershop che venivano a provare nuove birre, possono anche loro diventare vostri clienti.
Assolutamente sì, ma questo è un modo, non dico per aiutarsi, ma proprio per incrementare le conoscenze, per crescere, per fare comunità. Io sono di questo avviso, secondo me non dobbiamo chiuderci a casa nostra, nel nostro spazio, bisogna condividere, dividere le idee, e provare a fare qualcosa insieme, perché insieme tutti ce la possiamo fare e tutti abbiamo il proprio spazio.
Quindi ci fa capire che questa sede potrà vedere periodicamente degli incontri come oggi.
Ma io me lo auguro.
Non se lo augurano coloro che devono spostare i mobili
E invece no, questo influisce positivamente anche sul mio staff, perché creo lavoro, creo movimento, creo un impegno, e il nostro presidente Musumeci, il nostro amministratore delegato Renzini, sono comunque soddisfatti di ciò, perché vedono che c’è più visibilità per il nostro showroom, le persone interagiscono positivamente, i nostri clienti sono contenti.
Tra gli stand che sono presenti, oltre a quello dell’olio che ha detto prima, ce n’è qualcuno che è stato più accattivante di altri?
Soprattutto i ragazzi che hanno creato birre mirate. Io ho visto prima un birrificio che ha birre in bottiglia con le immagini delle squadre di calcio. Sono molto divertenti, originali. Però devo dire che dietro tutte queste realtà c’è una grande professionalità, una grande serietà e una grande voglia di fare, perché sono stati tutti disponibili, tutti pronti ad accogliere me e i nostri clienti.
C’è per caso l’idea di esportare questo modo di operare anche in altre sedi, oltre Roma?
Devo dire che è molto faticoso, però non escludiamo l’idea di portare il nostro marchio anche altrove.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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