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Redazione
Roma – Lo sciopero degli autisti ha spaccato i commenti ma intanto chi è parte lesa sono gli stessi lavoratori e gli utenti in balia dei maldipancia del servizio di trasporto pubblico. “Non si può sempre obbligare un lavoratore a svolgere turni straordinari, in particolare se la motivazione è legata alla carenza di autisti. Mi auguro che la nota del Gabinetto del Prefetto sia un falso o che comunque venga immediatamente ritirata. Gli autisti dell’ATAC sono le vittime dei tagli di bilancio di questa Amministrazione e del particolare rapporto che lega alcuni sindacati all’azienda e a dimostrare ciò sono le proteste spontanee che stanno emergendo più gravemente in queste ore con adesioni sempre più corpose”, così dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, annunciando la sua adesione alla manifestazione indetta per domani in Campidoglio dagli autisti ATAC. “C’è un tentativo di voler criminalizzare questa categoria, addirittura facendo riferimento a minacce che difficilmente potranno portare a una concreta risoluzione delle problematiche sollevate dagli autisti, annose rivendicazioni ma che in queste settimane si stanno manifestando in tutta la sua preoccupante gravità”, conclude Santori.
Intanto Legambiente chiede chiarezza al Campidoglio
“ Il trasporto pubblico è un servizio fondamentale, non può essere trattato così, chiediamo al Campidoglio di fare subito massima chiarezza per tutti i cittadini che sono alle prese ogni giorno con disservizi e inefficienze e che non meritano di pagare dopo la malagestione degli scorsi anni -ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Gli sforzi della nuova Giunta comunale vanno nella direzione giusta ma il pericolo è dietro l'angolo, serve cambiare definitivamente rotta con uno sforzo nei prossimi bilanci per destinare le risorse ad un effettivo miglioramento del servizio. Roma ha accumulato negli anni un ritardo enorme che non può più aspettare di essere risolto. I cittadini hanno subìto un aumento del prezzo del biglietto ma si trovano davanti tutti i giorni bus strapieni, corse che inspiegabilmente non vengono effettuate, mezzi vecchi. Bisogna spiegare ai romani come vengono i spesi i loro soldi, togliendo il velo dallo scandalo dei cosiddetti 'superminimi' e delle 'somme ad personam' oggi avvolti nel mistero, come saranno risolti gli strascichi di parentopoli che pesano sul bilancio, con personale in esubero che continua a percepire lo stipendio da un lato, e la mancanza di autisti e personale che costringe l'azienda a rivolgersi a società esterne con costi aggiuntivi o a chiedere ore di straordinario ai suoi dipendenti, dall'altro. Atac è una società fondamentale per la Capitale, serve una riorganizzazione che sia basata sulla trasparenza, che gestisca in maniera efficiente le risorse, risani il pesante debito accumulato negli anni, dia spazio al merito. Perché i 4 milioni di spostamenti che garantisce l'azienda non diventino viaggi infernali o, peggio ancora, mettano a repentaglio l'incolumità dei passeggeri, come è successo recentemente sulla linea Roma-Giardinetti.”
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