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Roma

ROMA ATAC: L'OMBRA DEI LICENZIAMENTI SUI 300 DIPENDENTI IN MOBILITA'

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Tempo di lettura 2 minutiL'Assessore Guido Improta ha annunciato che i dipendenti amministrativi degli uffici Atac diventeranno controllori o vigilantes.

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di Maurizio Costa

Roma – Il decreto "Salva Roma" impone un regime di razionalizzazione delle municipalizzate e di mobilità interaziendale per diminuire gli esuberi. Per questo motivo, l'Assessore alla Mobilità del Comune di Roma, Guido Improta, in un'intervista ai microfoni di "Radio Radio", ha affermato che sono state spedite oltre trecento lettere di mobilità ai dipendenti amministrativi dell'Atac. Le comunicazioni sono partite questa mattina e lo stravolgimento riguarderà 300 dipendenti di Atac, 8 di Atac Patrimonio e 3 di Ogr.

"Non vogliamo licenziare questi dipendenti" – ha affermato Improta – "ma cercheremo di far svolgere a questi lavoratori amministrativi compiti più utili dello stare in un ufficio. Considerando che il decreto "Salva Roma" prefigura anche una mobilità interaziendale," – ha continuato l'Assessore – "io mi accontenterei che queste persone accettassero di cambiare lavoro rimanendo comunque in Atac, ricoprendo compiti di controllori sugli autobus o di vigilantes nelle stazioni della metropolitana."

In Atac ci sono più di 1.190 amministrativi e la situazione è ipertrofica. Con questa mossa l'Amministrazione comunale cercherà di redistribuire meglio i dipendenti sul territorio, ricoprendo delle falle e liberando gli uffici dai troppi dipendenti.

Sicuramente questi dipendenti non andranno a fare i bigliettai sugli autobus; infatti Improta ha dichiarato che: "La funzione del bigliettaio non è al passo coi tempi." Per ovviare al problema, si potrebbe ricorrere alle nuove tecnologie: "Potremmo mettere in corrispondenza delle porte di accesso degli autobus dei sensori che rilevino se il passeggero sia dotato del biglietto oppure no."

Inoltre, Improta esprime un giudizio sull'ipotesi di privatizzare il servizio di trasporti della Capitale: "Una gara per privatizzare l'Atac avrebbe bisogno di un'Amministrazione comunale in grado di garantire il corrispettivo del contratto per un certo numero di anni. Le gare fatte a Torino o a Parma sono andate deserte. E' un'opzione che non può essere attuata."

L'Assessore, infine, ha affermato che per combattere l'inquinamento a Roma non sia utile ricorrere alle targhe alterne: "La soluzione è quella di ridurre il traffico privato e aumentare quello pubblico, utilizzando anche l'alternativa del car sharing."

Ben venga l'utilizzo dei dipendenti in maniera differente all'interno dell'Atac. Il problema che si pone è il seguente: questa mobilità porterà ad un vero riutilizzo dei lavoratori oppure è un modo per portare al licenziamento questi dipendenti Atac?