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Cronaca

Roma, Atac: dal Tribunale l’ok al salvataggio

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Il Tribunale Fallimentare di Roma ha emesso in data odierna l’atteso decreto di omologa del concordato preventivo in continuità di Atac.
Il decreto giunge al termine di due anni di intenso lavoro per l’azienda e per tutti coloro che sono stati e sono tuttora coinvolti nel percorso di risanamento e rilancio del trasporto pubblico di Roma, e rappresenta allo stesso tempo l’inizio di un nuovo ciclo di vita dell’azienda.
Dalla presentazione del Piano industriale e della proposta concordataria, a gennaio 2018, Atac ha ottenuto il parere favorevole della Procura, il Decreto di Ammissione dallo stesso Tribunale Fallimentare, il Parere Favorevole dei Commissari e il voto positivo dei creditori, prima di giungere al grande risultato di oggi. 
“Il Decreto di Omologa rappresenta la conclusione di un’impresa  avente una complessità e dimensione unica in Italia,  per le dimensioni e per i temi trattati, nonche’ per il settore in cui opera Atac.” – dichiara il Presidente Paolo Simioni – “Sono sempre stato fiducioso circa la solidità del Piano Industriale e della Manovra concordataria che abbiamo presentato a gennaio 2018, avevo ragione ed oggi sono più che soddisfatto. Come sempre succede, chiusa una fase se ne apre un’altra: ora l’esecuzione del concordato dovrà seguire le previsioni del piano, ma i dati a consuntivo sia dell’esercizio 2018 che dei primi quattro  mesi del 2019 confermano le previsioni del Piano e indicano che siamo sulla strada giusta. Certo, i problemi non mancheranno, ma abbiamo energia e determinazione per superarli, come fino ad ora è avvenuto. Oggi è un giorno importante per Atac e, un po’, credo anche per la città di Roma.”  
Con il decreto di omologa, il Tribunale ha altresì nominato Liquidatori dei beni ceduti ai creditori con il concordato, l’avv. Giuseppina Ivone, l’avv. Lorenza Dolfini, la dott.ssa Franca Cieli.