Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
di M.L.S.
Roma – Tra corse annullate e disagi a iosa, la faida all'interno di Atac non si cheta. Nell'incontro volto a scongiurare lo sciopero di venerdì 7 agosto, nessun intesa tra la municipalizzata, il sindacato Usb e la prefettura, tutti a bordo di un convoglio che viaggia dritto verso l'ennesima giornata nera per pendolari straziati e turisti. I dipendenti, già precettati da Franco Gabrielli lo scorso 27 luglio, continueranno dunque a “bloccare” a suon di rimostranze la nuova strada scelta per l'azienda dei trasporti capitolina, fatta di: accordi sindacali “storici” troncati, produttività legata al salario e di un nuovo orario di lavoro legato al badge elettronico. “Nessuna apertura di fronte alle nostre istanze per cui confermiamo lo sciopero”, ha graffiato Fabiola Bravi dell'Usb, lo stesso movimento sindacale che ha inviato una lettera ai parlamentari per rivendicare il diritto allo sciopero dei lavoratori.
Venerdì nero. Lo sciopero della durata di 4 ore avrà inizio alle 8 e 30 di venerdì. Potenzialmente interessate le linee di autobus, filobus, tram e metropolitana, oltre alle ferrovie Roma-Lido, Roma-Nord e Termini-Centocelle. Sulle linee del metrò, in caso di stop, i tempi per la riattivazione del servizio potranno raggiungere anche i 90 minuti, mentre, in caso di adesione allo sciopero da parte del personale addetto al controllo, gli ascensori e le scale mobili delle stazioni sub-urbane sarebbero inutilizzabili.
L'ultima parola, ora, spetta al prefetto di Roma Gabrielli che, ancora una volta, potrebbe ricorrere alla precettazione.
Correlati