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Redazione
Roma – Roma aspetta il suo imperatore, i diversi schieramenti politici vogliono migliorare la Capitale, vedono tutto nuovo e/o vogliono vedere tutto nuovo. Ma chi sarà il prossimo “imperatore” di Roma? Un passo alla volta, nella giornata di sabato si svolgeranno le primarie del centrosinistra. Vi è un rigore nelle spese e i candidati avranno, ciascuno, un tetto massimo di 30mila euro, da rendicontare. Per scegliere il candidato a Sindaco di Roma, del centrosinistra, è sbarcata una petizione sulla piattaforma change.org dove si chiedono primarie popolari, si chiede la presenza di Ignazio Marino e di scegliere, in questo modo, il candidato a sindaco di Roma. Un’idea che va oltre il Pd di Matteo Renzi ma che coinvolgerebbe Ignazio Marino, Stefano Fassina, Beppe Civati, Walter Tocci. La petizione è stata proposta Gianluca Peciola (Sel) che scrive: “Prendo spunto anche da quanto sostenuto da Stefano Fassina, e invito ad aderire Ignazio Marino, vittima di una congiura di palazzo e tutti coloro che vorranno partecipare”. I sei candidati del centrosinistra-Pd si sono presentati al “Palatium”, vi erano anche presenti illustri, come il governatore del Lazio Nicola Zingaretti. Uno per volta hanno preso la parola, prima Chiara Ferraro, ammessa malgrado uno scarso numero di firme, poi Domenico Rossi (Centro Democrarico), segue Stefano Pedica, Gianfranco Mascia (M5S), Roberto Morassut (deputato Pd) e Roberto Giacchetti (vicepresidente della Camera). Proprio quest’ultimo è dato per favorito. Giacchetti sottolinea: “Sono primarie vere e sarebbe una straordinaria opportunita' portare a votare tante persone non solo iscritti ai partiti”, un messaggio chiaro ed esplicito ma alo stesso tempo pieno di timore, poiché si teme che il 6 marzo vi possa essere una scarsa affluenza ai gazebo.
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