ROMA – Partita la vaccinazione delle comunità chiuse e delle persone con fragilità sociale grazie alla collaborazione tra la ASL e le Associazioni di volontariato A partire da ieri i medici e il personale dell’Azienda Sanitaria Locale Roma 1 dopo aver effettuato una attenta analisi del target e aver raccolto le adesioni volontarie sono partiti con la somministrazione dei vaccini e con gli interventi di informazione e promozione della salute, erogati da equipe multi-disciplinari con rappresentanti del Distretto, del SISP, della UOSD Migranti, della UOC Relazioni e del Terzo Settore.
La vaccinazione pro-attiva degli hard to reach i cosiddetti “irraggiunti”, soggetti spesso esposti a un maggior rischio di infezione a causa di situazioni abitative e lavorative precarie, coinvolge molti attori, oltre ai servizi della ASL Roma 1, tra cui Municipi, Prefetture, Gestori dei centri di accoglienza e associazioni di volontariato.
Il piano prevede sei target, per assicurare la copertura vaccinale delle persone con fragilità sociale: ospiti e personale di strutture socio-assistenziali (donne in difficoltà e strutture per minori); centri di accoglienza per richiedenti protezione internazionale (Circuito SAI e CAS Accoglienza diffusa); edifici occupati; campi Rom, insediamenti abusivi e insediamenti informali; centri per senza fissa dimora; persone con ridotto accesso alle strutture del SSN. Il fabbisogno stimato attualmente è di circa 2000 persone.