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L’uomo, G.F, appartenente al Ministero della Difesa – in forza presso l’Arsenale della Marina – dopo essere stato arrestato grazie ad una particolare e scrupolosa indagine, è stato riconosciuto – senza alcun dubbio – dalla vittima quale autore della violenza subita la sera precedente
di Cinzia Marchegiani
Roma – E’ stato arrestato il finto poliziotto l'uomo che domenica 28 giugno ha abusato di una 16enne in un prato nei pressi degli uffici giudiziari di piazzale Clodio. La minorenne, era in compagnia di alcune amiche quando sarebbe stata avvicinata dall'uomo alla fermata del bus che avrebbe chiesto alle giovani i documenti quindi avrebbe detto alla 16enne di seguirlo per un controllo. Le due amiche, vedendo che la loro compagna non tornava, hanno così allertato i genitori che hanno poi chiamato le forze dell'ordine. La minore, soccorsa poi in via Carlo Mirabello intorno alla mezzanotte, non è di Roma
Le indagini. Immediatamente avviate dagli uomini della Squadra Mobile, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, hanno consentito di ricostruire la dinamica della vicenda e il percorso effettuato dal fermato assieme alla vittima. È stato, in particolare, predisposto un servizio di appostamento continuativo nei pressi del luogo ove era stata parcheggiata la bicicletta utilizzata dal violentatore per i suoi spostamenti, fin quando, poco dopo l’una di notte, una persona, successivamente identificata per il fratello del fermato, è stato sorpreso mentre tentava di recuperare il mezzo.
La confessione. Il giovane, dopo una prolungata reticenza e improbabili scuse per giustificare la sua presenza in quel luogo e a quell’ora, ammetteva che la bicicletta era stata parcheggiata lì la sera precedente dal fratello. Immediatamente sono iniziate le ricerche di quest’ultimo, il quale veniva poi trovato proprio in casa del fratello.
Riconosciuto dalla vittima. L’uomo, G.F, appartenente al Ministero della Difesa – in forza presso l’Arsenale della Marina – è stato riconosciuto – senza alcun dubbio – dalla vittima quale autore della violenza subita la sera precedente. Ulteriori elementi a riscontro dei fatti sono stati forniti dalle videocamere di sorveglianza di uno degli esercizi commerciali presenti lungo la via di fuga, che ritraevano un soggetto dalle fattezze compatibili con il fermato, mentre si allontanava dal luogo inseguito da quattro persone. A ulteriore riscontro, sono state, inoltre, acquisite diverse testimonianze, che confermavano quanto già narrato della vittima e delle sue amiche.
Perquisizioni anche a casa. Nel corso della perquisizione effettuata presso la dimora del fermato, sono stati rinvenuti e sequestrati un paio di pantaloncini, appena lavati, e corrispondenti a quelli descritti dalla vittima e indossati dall’indagato la sera della violenza.
Visti gli elementi di prova raccolti e il pericolo di fuga, G.F. è stato sottoposto a fermo di p.g. da parte degli agenti della IV Sezione “Reati sessuali e in danno di minori” della Squadra Mobile e messo a disposizione dell’A.G. competente per la successiva convalida. Il fratello del malvivente è stato denunciato in stato di libertà per il reato di favoreggiamento personale.
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