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Redazione
Roma – “Le disgrazie non arrivano mai da sole, dicevano i nostri vecchi. Nel caso dell’Ardeatina non si può dargli torto: non solo la discarica. Al Divino Amore è prevista la realizzazione di un nuovo quartiere, con pesi urbanistici insopportabili, all’altezza di via di Grottaperfetta, tra la Montagnola e l’Eur”. Lancia l’allarme il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, riportando l’attenzione su un progetto denominato I-60, che prevede la realizzazione di un nuovo quartiere con 400 mila metri cubi di edificato, 5.000 nuovi residenti, circa 30 mila auto in più al giorno, provenienti dal Gra, immesse sull’arteria – già gravata dal pericolo discarica – da una tangenziale a quattro corsie di prevista dal progetto. “Sono già iniziati i lavori per le opere di urbanizzazione – spiega Maritato – tra l’altro con procedure che non sembrano molto regolari: manca la data di inizio lavori sul cartello del cantiere che, tra l’altro è nascosto in un improvvisato ingresso nei pressi di una scuola e a pochi metri da un semaforo, con gravi rischi per gli studenti e per le macchine circolanti, visto il transito di camion e mezzi di lavoro”. Il presidente poi mette in guardia su quelli che ritiene siano aspetti poco chiari del progetto. “Per un piano urbanistico di tale impatto, votato dalla giunta Veltroni nel 2006, non esiste Valutazione di impatto ambientale e Valutazione di impatto strategico, entrambe previste per legge; non sono state pubblicate le relazioni scientifiche sui pregevoli ritrovamenti archeologici: una villa romana di epoca imperiale, una strada in basolato e un cimitero con numerose sepolture. L’aspetto più oscuro – continua il presidente – riguarda la mancata pubblicazione della relazione scientifica, curata dalla sovrintendenza ai beni archeologici del comune e finanziata dalle imprese costruttrici. Che sia stata bloccata per il valore del sito, che metterebbe in discussione la realizzazione di tale scempio? Il sindaco Ignazio Marino e la sovrintendenza chiariscano”.
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