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Castelli Romani

Roma, Ardea e Ciampino, “all’ombra del cupolone”: confiscati beni per 30 milioni di euro

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Disposta anche la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di 5 anni, nei confronti di Francesco Francesco, figlio del più noto Rocco Santo, capo dell’omonima cosca di ‘ndrangheta legata ai Piromalli e tratto in arresto, insieme a Giuseppe Graviano e Salvatore Casamonica.

Gli investigatori della Divisione Anticrimine della Questura di Roma a maggio di due anni fa avevano sequestrato a pericolosi esponenti di cosche di ‘ndrangheta e appartenenti alla famiglia dei Casamonica, beni e contanti per un valore complessivo di 30 milioni di euro.

Quel maxi sequestro ora è diventata confisca e la ricchezza accumulata dal sodalizio criminoso, attivo in strutturate attività di traffico di droga, usura e riciclaggio, è stata sottratta alla disponibilità, diretta o indiretta dei soggetti e passata in gestione, per conto dello Stato, all’amministrazione giudiziaria.

Il procedimento di prevenzione è stato denominato “All’ombra del Cupolone” e ha riguardato 10 unità immobiliari in Calabria, Roma e Ardea; 21 società e imprese individuali con sede a Roma, Milano, Sora, Avellino, Caserta e Benevento; 25 complessi aziendali; 24 veicoli tra cui Maserati, Spider, Porsche, Hummer, Mercedes e Audi; 68 rapporti creditizi per un complessivo saldo attivo di € 424.159; una polizza pegno relativa a preziosi tra cui 3 orologi Rolex.

Disposta anche la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di 5 anni, nei confronti di Francesco Francesco, figlio del più noto Rocco Santo, capo dell’omonima cosca di ‘ndrangheta legata ai Piromalli e tratto in arresto, insieme a Giuseppe Graviano e Salvatore Casamonica.

Quest’ultimo, figura di spicco dell’omonimo clan, era inserito in una vasta attività di spaccio di sostanza stupefacenti, nel 2015 si rese responsabile di una tentata estorsione ai danni di un commerciante del quartiere Tuscolano.

Il gruppo, grazie a prestanomi, familiari e non, i sodali hanno acquisito locali commerciali, soprattutto nel settore bar/ristorazione in zone ad alta vocazione turistica della Capitale, tramite il reinvestimento di cospicue somme di denaro di provenienza illecita quale il traffico di stupefacenti e l’usura, avviando anche svariate società “cartiere” dedite al riciclaggio di denaro.

Tra le attività confiscate si segnalano diversi esercizi commerciali nel settore bar/ ristorazione situati nelle zone più prestigiose della capitale, in particolare i bar: “Pio Er Caffe” e “L’Angolo d’Oro”, un bar con tabaccheria denominato “Tentazioni Caffe”, nonché il ristorante/trattoria “Hostaria Sara Franca”, tutti ubicati nei pressi del Vaticano, una trattoria in Trastevere, e il ristorante/pizzeria “MiRò Restaurant Kitchen & Sound”.

Inoltre sono state confiscate anche due rivendite di autoveicoli in zona Borghesiana e sulla Laurentina.

Il provvedimento di confisca riguarda anche una palestra e l’impresa esercente attività di vendita di calzature a Ciampino riconducibile alla famiglia Casamonica. Il tesoro confiscato è pari ad un valore di 30 milioni di euro.

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