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Redazione
Roma – Dopo i due arresti ed il rinvenimento del chilogrammo di hashish dell’altro giorno, i carabinieri del norm della compagnia di Poggio Mirteto, avevano intuito che quella non doveva essere la fonte originaria della catena di distribuzione, ma doveva esserci qualcosa di piu’ grosso alle spalle.
I coniugi arrestati l’altro giorno, dovevano essere solo degli intermediari dello spaccio. e difatti, gli stessi militari, hanno immediatamente percorso a ritroso il cammino dei due. le dinamiche e serrate indagini condotte immediatamente dopo i due arresti, hanno portato i militari al quartiere appio di Roma, dove erano stati verosimilmente individuati i veri siti di stoccaggio ove doveva esserci il grosso della droga.
Venivano quindi passati al setaccio, anche mediante l’ausilio di indagini tecniche, tutti i movimenti e i contatti telefonici avuti dai due arrestati. al termine delle stesse, venivano individuate con certezza due abitazioni abitate da due uomini padre e figlio, ove presumibilmente doveva essere depositato lo stupefacente.
Pertanto i militari di poggio mirteto, chiesto l’ausilio dei colleghi della stazione di Roma – appia, hanno deciso di entrare in azione in contemporanea nelle due abitazioni ed al termine dell’operazione di polizia giudiziaria, il risultato e’ andato ben oltre le aspettative.
Difatti, le perquisizioni operate, hanno permesso di rinvenire complessivamente ben 27 chilogrammi di hashish, di cui una parte gia’ suddivisa in dosi, oltre 1 chilogrammo di cocaina, bilancini di precisione, sostanze da taglio, quanto necessario per il confezionamento e vario materiale ritenuto di sicuro interesse investigativo, al vaglio degli inquirenti.
Padre e figlio, entrambi romani, B. R. e B. U. rispettivamente di 58 e 32 anni, sono stati quindi arrestati e tradotti dopo le formalita’ di rito, presso la casa circondariale di Roma Regina – Coeli.
Tutta la droga sequestrata, prima di essere distrutta, verra’ dapprima campionata e poi inviata ai laboratori del Ris di Roma, per le analisi qualitative.
Con questi due arresti, la compagnia carabinieri di Poggio Mirteto, ha definitivamente stroncato il filone di collegamento che portava la droga dalla capitale in bassa sabina ed ha inoltre chiuso il cerchio, attorno alla banda che la spacciava.
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