Roma, ambulante tenta di darsi fuoco davanti al Ministero dello Sviluppo Economico

ROMA – Ambulante tenta di darsi fuoco di fronte al Ministero dello Sviluppo Economico. Il fatto è successo la mattina di lunedì 23 luglio verso le 10,30, davanti all’ingresso del dicastero, durante una manifestazione di commercianti ambulanti romani, quando uno di loro, per protesta ha tentato di darsi fuoco cospargendosi di un liquido infiammabile. E’stato prontamente bloccato dai numerosi agenti presenti, impedendo che il gesto avesse gravi conseguenze.

La solidarietà della Uiltucs Lazio e del coordinamento nazionale ambulanti

”Esprimiamo piena solidarietà all’ambulante romano ricoverato presso l’Ospedale S. Spirito dopo aver tentato di darsi fuoco davanti al Ministero dello Sviluppo economico. – Ha detto Alessia Salmoni, responsabile commercio sulle aree pubbliche Uiltucs Lazio e componente del coordinamento nazionale ambulanti –  Il gesto estremo – ha proseguito la rappresentante sindacale – è scaturito dal fallimento dell’ennesimo tentativo di rappresentare al Ministro Di Maio la tragica situazione in cui versa il commercio sulle aree pubbliche della Capitale. Sono sempre più frequenti episodi che evidenziano stati di disperazione nella categoria. Auspichiamo che le istituzioni a tutti il livelli ne prendano atto al più presto”.

Non sono rari questi episodi di protesta a Roma:

Già nello scorso mese di giugno, un altro ambulante aveva tentato di darsi fuoco in centro. La questione è che l’amministrazione comunale ha emanato un nuovo regolamento, a cura del consigliere comunale Andrea Coia,che disciplina tale forma di commercio, ma molti ambulanti non vogliono ottemperarvi. In occasione del varo del regolamento, la sindaca di Roma, Virginia Raggi, aveva dichiarato che, “Grazie all’applicazione della delibera 30/2017 stiamo riorganizzando il settore del commercio su area pubblica. Sono i cittadini a chiederlo a gran voce. La mancanza di regolamentazione ha portato negli anni a rendere alcune strade impercorribili per i romani. Pensiamo ad esempio alle difficoltà che hanno le persone affette da grave disabilità, costrette a spostarsi su una sedia a rotelle senza avere spazio sufficiente. Oppure alle mamme con i passeggini. I marciapiedi devono tornare ad essere un luogo dove camminare. Agli ambulanti che in questi giorni stanno paralizzando la città con le loro proteste ricordo che i loro posti di lavoro sono tutelati: non una licenza è stata revocata. Questa amministrazione tiene e deve tenere conto delle esigenze di tutti”.

Gianfranco Nitti