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Roma

ROMA, ALLENATORE PEDOFILO: SESSO CON GLI ALLIEVI DELLA SCUOLA CALCIO

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Tempo di lettura 2 minutiDall'attivita' tecnica e' emerso che il mister rivolgeva le sue attenzioni verso ragazzi di eta' tra i 13 e i 15 anni, circuiti con atteggiamenti benevoli e vantaggi economici.

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Redazione

Roma – Un'altra squallida storia dove a rimetterci sono sempre i minori che vengono affidati a persone che dovrebbero essere figure di riferimento e d'integrità morale ineccepibile.  Approfittava del suo ruolo di allenatore di calcio per instaurare con le giovani vittime un "rapporto premuroso, confidenziale e molto generoso, finalizzato ad abbassare progressivamente le loro difese fino a coinvolgerle in attivita' sessuali". Per questo e' stato arrestato a Roma un allenatore di calcio che lavorava per un'associazione sportiva. Le indagini si sono sviluppate facendo seguire a un 'team di competenza' gli spostamenti fisici e virtuali dell'allenatore, con appositi servizi di monitoraggio e osservazione dei luoghi da lui frequentati.

Dall'attivita' tecnica e' emerso che il mister rivolgeva le sue attenzioni verso ragazzi di eta' tra i 13 e i 15 anni, circuiti con atteggiamenti benevoli e vantaggi economici. Mirati servizi di appostamento e pedinamento hanno infine consentito di arrestare in flagranza di reato l'allenatore, colto nell'atto di compiere atti sessuali con un minorenne. L'attivita' e' stata particolarmente complessa e articolata sia per la natura dei fatti sia per le difficolta' investigative, dovute alla delicatezza della materia trattata e alla personalita' dell'indagato. Nell'ambito dei reati sessuali infatti, spiega la questura in una nota, "risulta complicato predisporre strumenti investigativi mirati a interrompere la consumazione del reato, in quanto la strategia dell'indagato, tesa a carpire la fiducia della vittima, confonde i minori, facendo credere loro che gli atti sessuali altro non sono che innocenti manifestazioni d'affetto, un semplice segreto da condividere tra amici veri". L'indagine condotta dalla IV Sezione della Squadra Mobile specializzata in reati sessuali, contro le donne, i minori e le fasce vulnerabili, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, ha avuto origine il 21 febbraio, quando gli investigatori hanno ricevuto una segnalazione per un tentativo di approccio sessuale all'interno dello spogliatoio dell'associazione sportiva in cui lavorava l'allenatore. L'attivita' investigativa ha consentito al pm titolare dell'indagine di raccogliere "solidi e inoppugnabili elementi" per rinviare a giudizio l'arrestato anche per altri abusi sessuali commessi in anni passati, quando l'uomo aveva collaborato con un'altra struttura dedita ad attivita' ricreative per ragazzi.