ROMA, ALBERGHI COME CENTRI D’ACCOGLIENZA: TROPPI GLI IMMIGRATI IN CITTA’

di Angelo Barraco

Roma – Roma città eterna, dove un tempo le famiglie vi si recavano in gita e soggiornavano presso alberghi vicini al centro. Con l’avvento degli innumerevoli sbarchi che hanno portato nel nostro paese un’ondata di immigrati richiedenti asilo, anche le strutture hanno cambiato il loro aspetto storico. Un esempio a tal proposito è l’ex albergo Roma Poin che si trova sulla Via Flaminia, vicino Ponte Milvio. Il luogo in questione, adesso è un centro di prima accoglienza che ospita circa 50 immigrati. I residenti però temono anche che possano essere utilizzate abusivamente le strutture che sono in quelle zone.


A Roma Sud. Nella zona sud invece la Croce Rossa ha messo in atto un sistema dove i soggetti accolti sono un centinaio. I profughi sono stati accolti nella tendopoli della Tiburtina in cui sono stati istallati bagni chimici e cucine oltre al presidio sanitario. Anche un’altra struttura che era stata abbandonata all’uso è stata riutilizzata, ovvero il Ferrotel, un ex ostello per ferrovieri alla stazione Tiburtina che è stato riadattato a centro di accoglienza. Ma queste sono sistemazioni che non potranno durare per sempre poiché il numero di immigrati crescerà, la città avrà bisogno di nuovi spazi e vi sarà la necessità di ampliare e allora cosa accadrà?


Alberghi come centri di accoglienza. Molti alberghi concederanno il loro spazio nell’ospitare gli immigrati. Certamente l’integrazione e l’ospitalità devono essere priorità, ma ha un prezzo tutto ciò, un prezzo per le difficoltà dovute all’accoglienza di un paese governato da persone che sostengono che l’Italia può fare tutto da sola, da un’Unione Europea che di unione ha soltanto un nome ma nel momento del bisogno nasconde le mani dietro la schiena, dalle regioni che si rifiutano di ospitare gli immigrati quindi manca la cooperazione all’interno del paese. Cosa ha in mente di fare Renzi? Forse è ora di dare una risposta concreta…