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ROMA: AL VIA IL PROGETTO PILOTA "GIOVANI DI ROMA TRE NELLE SCUOLE ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO"
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10 anni faon
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cmarchegiani
“Turismo creativo” è il progetto che coinvolge la comunità studentesca dell’Università degli Studi Roma Tre nell’area urbana in cui si collocano le infrastrutture dell’Ateneo che favorisce un coinvolgimento diretto nelle attività degli studenti delle scuole superiori di Roma (a partire dall'8° Municipio)
di Cinzia Marchegiani
Roma – “I giovani di Roma tre nelle scuole alla scoperta del territorio” è il progetto pilota di alto valore culturale, inserito nel contesto storico e architettononico di Roma. Nel suo Dna tessute potenzialità non solo culturali, si inserisce nel rinnovato interesse dell’amministrazione pubblica e del Sindaco Marino a utilizzare la presenza della comunità universitaria nell’area urbana della Città, per favorirne lo sviluppo e la riqualificazione, e del Rettore dell’Università Roma Tre Mario Panizza nel rendere l’area in cui sorge l’università idonea a “fare della comunità universitaria una compagine compatta che sia non solo comunità scientifica e accademica, ma anche residenziale” e in linea con le indicazioni del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
PROGETTO E FINALITA’
La Responsabile del progetto, la professoressa Marinella Rocca Longo, direttore del Master in Linguaggi del Turismo e Comunicazione Interculturale e Delegato del Rettore per le attività di turismo culturale nell’area di insediamento dell’Ateneo, spiega la nascita del progetto, teso nel far conoscere e valorizzare l’area di Roma Capitale dove si trova la maggior parte degli edifici dell’Università degli Studi Roma Tre (Municipio VIII):”Il progetto vuole favorire il contatto culturale e umano tra i giovani dell’università dei quattro diversi livelli, triennale, magistrale, master e dottorato e parallelamente gli studenti delle ultime classi delle scuole secondarie superiori della zona, ma anche di tutta la città di Roma. Attraverso attività comuni atte a scoprire e valorizzare le aree di interesse culturale, scientifico, artistico e residenziale della zona, per arrivare a forme di interazione efficace per una comune crescita culturale e una più ampia integrazione sociale con attività comuni atte a creare una interazione attiva tra i giovani per una dinamica e fattiva partecipazione alla vita culturale della città e dell’Ateneo.”
La scelta dell’area Ostiense non è casuale – continua la professoressa Rocca Longo – poiché si compone di un ricco patrimonio tangibile (il Museo Centrale Montemartini, la Basilica di San Paolo, la Piramide Cestia, il Cimitero Acattolico, i nuovi edifici delle diverse Facoltà, alcuni frutto di riqualificazione di strutture già esistenti e altri frutto di progettualità architettonica innovativa e, ultimamente, il teatro Palladium e gli ex Mercati Generali) e di un patrimonio intangibile dotato di grandi potenzialità (congressi, eventi culturali, festival organizzati dall’Ateneo, attività legate al Teatro Palladium, e inoltre, realtà produttive tradizionali, luoghi di cultura e svago rivitalizzati dalla presenza dell’Ateneo, in una zona precedentemente problematica e decadente della città).
FASI DEL PROGETTO
Il progetto si svolgerà in una prima fase didattico/culturale di formazione e ricerca degli studenti coinvolti, nei diversi livelli di percorso universitario, Master e scolastico con seminari (presso l’Università Roma Tre o presso i singoli plessi) atti a fornire le conoscenze (disciplinari e linguistiche) e in una seconda fase applicativa, nella quale gli studenti stessi svolgeranno il ruolo di guida ai diversi target previsti. Tali attività faciliteranno il rapporto degli studenti con la realtà territoriale (terza missione), portandoli ad ampliare e applicare outdoor le conoscenze acquisite in aula. In questo originale approccio alla studio si prevedono un doppio beneficio, quello degli studenti dell’Università che parteciperanno all’iniziativa otteranno il riconoscimento di cfu nell’ambito delle “materie altre/stage” e l’acquisizione di un’esperienza sul campo, utile per vedere realizzate le proprie potenzialità culturali e organizzative e in prospettiva per un uso pratico nel lancio di eventuali start-up e progetti anche europei nel campo del turismo culturale, per un loro eventuale inserimento nel mondo del lavoro. Per gli studenti dell’ultimo anno della scuola superiore che prenderanno parte al progetto, acquisiranno oltre un credito formativo utile ai fini dell’esame di Stato, anche una concreta l’esperienza e il percorso turistico-culturale costruito con la collaborazione all’iniziativa degli studenti dell’Università, che può mettere in pratica per creare la mappa concettuale da presentare all’esame di Stato (anche tramite la costruzione di percorsi multimediali integrati con materiale fotografico proprio) utile per l’orientamento universitario e lavorativo.
FINALITA’ PER GLI STUDENTI
I percorsi avranno lo scopo di facilitare la comunicazione e la collaborazione tra giovani di diverse fasce di età ed una migliore integrazione sociale del quartiere; favorire la scoperta e il godimento di beni culturali ancora poco noti al pubblico; scoprire attività culturali ma anche attività produttive tradizionali interessanti per il turismo e per la conoscenza di un’area nella quale gli studenti delle scuole potrebbero insediarsi qualora decidessero di iscriversi ai corsi dell’Ateneo. Un modo sicuramente concreto anche per scoprire le doti innate o passioni mai approfondite che potrebbero portare ad eventuali futuri sbocchi lavorativi in campo turistico con l’eventuale estendersi delle attività promozionali all’intero territorio cittadino (start-up o cooperative per nuove attività promozionali, culturali o produttive), anche con la produzione di materiali (DVD/CD/online utili per la conoscenza del territorio) e/o costruire un sito web interattivo sul progetto.
L’Ateneo Roma Tre promotore del progetto pilota potrà contare su una capillare promozione della propria immagine (ogni percorso prevedrà anche la visita a Dipartimenti e sedi dell’Ateneo), basata su un orientamento dinamico e sulla possibilità di diffusione tramite Internet delle attività svolte. Il Comune di Roma al contempo potrà vedere ampliata la fruizione da parte di un pubblico interessato ed eterogeneo, anche internazionale (vedi turisti e studenti di scuole internazionali presenti in Roma) di luoghi di interesse artistico/culturale oggi scarsamente visitati.
Per il futuro di prevedono ulteriori sviluppi come l’utilizzo del Palladium per lezioni-spettacolo sugli itinerari culturali urbani a Roma; itinerari che coinvolgano anche le altre zone in cui insistono edifici dell’Ateneo (Piazza Madonna dei Monti, Piazza della Repubblica, ecc…); integrazione del sito di Ateneo con qualche informazione sulla natura architettonica dell’Ateneo stesso.
Un progetto pilota innovativo e straordinario, particolarmente promettente perché viaggiano su un unico binario la cultura, il territorio e il fascino della storia che diventano i veri promotri di crescita personale degli studenti, avviandoli verso un cammino evolutivo e di consapevolezza, dove anche il mondo virtuale diventa una risorsa fondamentale, mentre l’esperienza acquisita sul campo una grande opportunità per saggiare le proprie capacità. La cultura in questo modo diventa un mirabile percorso e un approccio tangibile alla vita e alle sue prospettive future.