ROMA: 31 MILIONI PER RIAPRIRE LA DOMUS AUREA

di Maurizio Costa

Roma – "Ci vorranno quattro anni e 31 milioni di euro per riaprire al pubblico la Domus Aurea." Con queste parole, Dario Franceschini, il Ministro per i Beni Culturali, presenta il progetto che metterà in sicurezza e renderà agibile uno dei monumenti più importanti di Roma. "Lo stato è pronto a fare la sua parte – ha continuato Franceschini – ma mi aspetto l'intervento di grandi imprese italiane; se così non fosse, lo troverei scandaloso."

Certamente, entrare nel progetto di riqualifica di un'opera così famosa diventerebbe un enorme "spazio pubblicitario" per tutte quelle aziende che metterebbero i soldi necessari per riaprire la Domus. Il problema sono i guadagni e le spese: il Ministro e la Soprintendenza hanno stabilito che serviranno almeno 7 milioni di euro all'anno per 4 anni. Una cifra impegnativa sia per lo Stato che per il Comune di Roma.

Un'agevolazione potrebbe venire dal cosiddetto "Art Bonus", un decreto che permette la detrazione del 65% delle donazioni in favore del recupero e del restauro dei beni culturali.

IL PROGETTO – I lavori, intanto, non si fermano. Entro fine mese ci sarà il ripristino delle strutture emergenti e la creazione di un "pacchetto tecnologico", che prevede un giardino sostenibile che ottempera alla conservazione del palazzo neroniano.

In questo periodo va di moda rivolgersi ai privati per coprire le carenze dello Stato e dei Comuni, che non riescono ad avviare progetti di restauro o di riapertura di beni culturali. Lo scopo è la riabilitazione entro 4 anni del monumento neroniano: non importa se i fondi provengano da aziende o dal governo, basta che la Domus Aurea ritorni a splendere e ad attirare turisti di tutto il mondo.