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5 anni faon
ROMA – Altro giro, altro rimpasto. Il diciannovesimo per l’esattezza, in tre anni e mezzo di amministrazione Raggi. Ma la sindaca, dallo scranno più alto della Capitale, preferisce definirla “fase 2”, nel lungo monologo su Facebook, forse per far dimenticare ai romani il giro di valzer che hanno caratterizzato il suo gabinetto. Un’impresa ardua, considerati i fardelli che ancora pendono, dalla monnezza ai trasporti, tanto per citarne alcuni, contro i quali i cittadini, specie quelli dei Municipi periferici, hanno fatto sentire il proprio disappunto. E più di una volta.
Quattro gli assessori avvicendati, tra partenze definitive o cambi di posto nella Sala delle Bandiere. Come nel caso, unico, di Linda Meleo che molla la delicata poltrona ai trasporti all’attuale presidente della Commissione omonima Pietro Calabrese, un fedelissimo, per sostituire Margherita Gatta ai Lavori Pubblici. Ma si tratta di una bocciatura o di una promozione? Nessuno può saperlo. Fuori anche Flavia Marzano, che restituisce le deleghe di Roma Semplice alla Raggi, e Rosalba Castiglione, sostituita all’assessorato alle Politiche abitative da Valentina Vivarelli, presidente dell’omonima commissione consiliare. Alle politiche sociali salta Laura Baldassarre e arriva Veronica Mammì, già consigliera nel Municipio VI e promossa assessora, in questa consiliaura, al Municipio VII con le medesime deleghe. È compagna del consigliere Enrico Stefàno, eletto vice-presidente dell’Aula Giulio Cesare e Presidente della Commissione Trasporti, incarichi dai quali si è poi dimesso.
Saranno nominati nelle prossime ore i nuovi assessori, anche se resta da chiarire chi prenderà il posto di Marzano e Castiglione, e arrivano dopo le recenti entrate rappresentate da Antonio De Santis con la delega del Personale, e Laura Fiorini, entrata in giunta pochi giorni fa con la delega al Verde.
“Oggi avviamo una nuova fase politica che rafforzerà il lavoro della Giunta di Roma per la città”, esordisce la Sindaca nel post. “Dopo aver ristrutturato le fondamenta della macchina amministrativa, benché resti ancora molto da fare, imprimiamo un’accelerata decisiva per portare a compimento il programma politico sulla base del quale i cittadini ci hanno eletto. Nel 2016 abbiamo vinto nettamente le elezioni: ora è il momento di compiere lo scatto decisivo per Roma. È il momento della responsabilità. Vogliamo metterci la faccia fino in fondo, senza alcuna esitazione. Per questo ho deciso di rinnovare alcuni assessorati chiave per la città. Da oggi si uniranno alla squadra nuove risorse che hanno maturato esperienza in consiglio comunale e sul territorio. Si occuperanno di dossier fondamentali, caratterizzandoli con l’impronta politica del Movimento 5 Stelle”.
La Raggi ringrazia gli assessori “tecnici” insieme ai quali “abbiamo rimesso in ordine i conti di Roma Capitale, che avevamo trovato in una condizione disastrosa. E abbiamo impostato un metodo di lavoro basato su aggiudicazioni trasparenti dei bandi di gara, grazie al quale i cittadini possono essere sicuri che a rifare una strada sarà sempre la migliore impresa presente sul mercato. In questa fase vogliamo che la politica prenda con forza le redini del governo della nostra città. Il contributo degli assessori ‘tecnici’ è stato importante; ora occorre uno scatto politico. Ogni azione deve essere mirata a raggiungere definitivamente gli obiettivi contenuti nel nostro programma di governo. Nei prossimi mesi la nostra visione strategica della città apparirà chiara e tangibile”. “Una sfida coraggiosa”, conclude, “un’assunzione di responsabilità necessaria per riportare i cittadini a essere protagonisti”.
Chi si aspettava un’apertura in stile Conte Bis è rimasto deluso, a stretto giro di posta è arrivata una chiusura netta dal Pd romano. “I rimpasti come gli avvicendamenti sono il tratto distintivo di una compagine che dopo tre anni e mezzo non è ancora in grado di dare una amministrazione vera alla città. Più che una ‘fase 2’ il cambio odierno di ulteriori 4 assessori, siamo al record di 19 cambi, è l’ammissione dell’assenza di una visione strategica della città. La conferma è facilmente riscontrabile nel caos nei servizi ai cittadini e nella paralisi in cui versano le società capitoline. Definire questo cambio, come fa la sindaca, ‘un momento di responsabilità è paradossale, dopo che per anni è stata proprio l’irresponsabilità delle non scelte e dell’immobilismo ad avere la meglio sul governo della capitale. Confidiamo anche noi che la politica e soprattutto il governo nazionale prendano al più presto in mano le redini della città intervenendo sui settori nevralgici dei trasporti, dei rifiuti, dell’emergenza abitativa e del sociale”.
Ancor più esplicito il capogruppo Giulio Pelonzi: “Per noi è l’ennesima girandola di poltrone. Roma oramai è abituata a questo, Raggi è una esperta in materia. Questa è una delle cause di una visione politica sbagliata di questa amministrazione. Stanno facendo sprofondare una città meravigliosa come la nostra. Questo ennesimo valzer non fare rialzare la città”, ha dichiarato ai microfoni di Affari Italiani. Nessuna alleanza con il MoVimento, “assolutamente no, noi siamo all’opposizione. Per noi unico tema su cui si può collaborare riguarda i poteri di Roma, ma ogni tipi di dialogo sarà fato tramite i nostri esponenti al Governo”.
“Un rimpasto dietro l’altro, assessori che vanno e che vengono, evidentemente cambiarne altre quattro e in assessorati chiave è il sintomo che la Giunta precedente non andava bene”. Queste le parole di Davide Bordoni, coordinatore romano di Forza Italia e capogruppo in Campidoglio: “La Sindaca Raggi non può mascherare il malessere come rinnovamento, perché anche se fosse così sarebbe comunque tardivo. Speriamo che l’ennesimo riassetto politico e amministrativo sia effettivamente un cambio di passo concreto e non solo per le dinamiche interne al governo cittadino ma soprattutto per la Capitale. Siamo pronti, ove venissero presentati progetti seri, a sostenerli ma certo è che Roma scivola nel degrado impantanata nell’immobilismo restando indietro ad altre Città sia italiane che europee. Speriamo che si entri davvero, come auspica la Raggi, in una nuova fase. Dopo tre anni di amministrazione pentastellata restiamo scettici ma pronti a dare il nostro contributo come assicurato nel colloquio con la sindaca di qualche giorno fa”.
“Siamo ai titoli di coda”, chiosa la consigliera Svetlana Celli, capogruppo della Lista Civica #RomatornaRoma. “Ecco finalmente una Giunta di grande esperienza! A parte l’ironia, altro che fase 2. Qui siamo alla fase finale. Ci saremmo aspettati nomine di grande esperienza e spessore, dopo i mancati risultati di questi tre anni di governo e la richiesta di un cambiamento forte. Eppure e’ cosi’ che vengono ascoltati i romani. Siamo ormai ai titoli di coda di un’esperienza al suo epilogo”.