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Quasi cento gli immobili occupati a Roma dall’estrema sinistra attendono che il sindaco, il Governo, le forze dell’ordine, la magistratura, procedano per attivare questi sgomberi, invece di andare a caccia di quelle infinitesimali occupazioni che non sono collocabili a sinistra.
Prima Colle Oppio e qualche giorno fa la sede romana di Casapound. “Siamo una Repubblica democratica o una dittatura comunista che perseguita i dissidenti?” – Ha recentemente detto il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli durante l’incontro tenuto con il Questore di Roma insieme a una delegazione di Fratelli d’Italia. “La legge deve essere uguale per tutti. – Ha puntualizzato Rampelli – A ogni sgombero di ‘destra’ ne corrispondano cento di ‘sinistra’. Le istituzioni e le forze dell’ordine, cui non abbiamo fatto mancare solidarietà e sostegno, devono garantire imparzialità ed equilibrio”.
Rachele Mussolini presenta istanza di accesso agli atti in ogni Municipio capitolino per conoscere quanti e quali sono gli immobili di Roma occupati abusivamente
“Le occupazioni abusive sono una delle maggiori emergenze presenti sul territorio: non solo hanno ricadute pesanti in termini di criminalità diffusa e degenerazione urbana, ma comportano anche un danno economico ingente per l’amministrazione. E’ evidente, quindi, che per più motivi non ci si può più permettere di procrastinare i tempi con i quali intervenire su questo fenomeno. Per questo ieri ho presentato, presso ciascun municipio capitolino, un’istanza di accesso agli atti. Quanti e quali sono gli immobili di Roma Capitale occupati abusivamente? Dove si trovano esattamente? Quale è la loro destinazione d’uso? In termini economici quanto costano al governo che amministra la città e, di conseguenza, ai cittadini? Mi aspetto di ricevere una risposta esaustiva e tempestiva a tutte queste domande quanto prima. Voglio conoscere tutti i dati utili alla identificazione di ciascun edificio occupato, come già chiesto nei mesi scorsi al Dipartimento Patrimonio e Politiche abitative il cui Direttore ha preferito rispondere in maniera volutamente elusiva. Solo in questo modo, infatti, avrò un quadro chiaro che mi consentirà, tra l’altro, di stabilire la presenza di un possibile danno erariale. Questi spazi, infatti, se non recuperati, giorno dopo giorno finiscono per perdere il valore di mercato e non generano alcun reddito. E’ arrivato il momento di cambiare registro. E io farò di tutto perché questo venga fatto”. Così Rachele Mussolini, consigliere comunale della lista civica Con Giorgia e Vice Presidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale.
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