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Roma

ROCCA PRIORA, OMICIDIO MAURIZIO GASBARRI: ARRESTATO IL SUOCERO SAVERIO CERBARA

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Tempo di lettura 2 minutiIl suocero è stato trovato a vagare nei pressi del cimitero di Lariano mentre era in procinto di suicidarsi con la stessa arma adoperata per l’assassinio del genero.

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C.R.

Rocca Priora, la cittadina più alta dei Castelli Romani, è stata teatro dell’omicidio di Maurizio Gasbarri, un uomo romano di 51 anni raggiunto da due proiettili in testa lungo via San Sebastiano, praticamente sotto la sua abitazione. Una vera e propria esecuzione, frutto di diversi dissidi familiari tra lui e suo suocero Saverio Cerbara, finito in manette con l’accusa di omicidio volontario dopo aver confessato l’uccisione di Gasbarri di fronte al pubblico ministero e al maggiore dei carabinieri di Frascati Giuseppe Iacoviello. Quest’ultimo ha diretto le indagini che si sono concluse con l’arresto di Cerbara, nella stessa giornata di ieri, quando si è consumato l’omicidio. Il suocero è stato trovato a vagare nei pressi del cimitero di Lariano mentre era in procinto di suicidarsi con la stessa arma adoperata per l’assassinio del genero. Voleva farla finita vicino la chiesetta del cimitero, ma l’intervento tempestivo del maggiore Iacoviello ha evitato che i morti fossero due. Ora, veniamo alla dinamica dell’incidente: sono all’incirca le sette del mattino e come consuetudine, la vittima, un operaio impiegato presso una ditta di cablaggi esce per andare al lavoro. Entra nella sua fiat Panda e viene affiancato dal suocero alla guida di un’altra automobile: Cerbara ha deciso di parlare al genero. Vuole fa riemergere vecchi rancori legati a compravendite e gestioni di soldi che si sarebbero poi dimostrate fallimentari. Pare che la vittima non avesse un vero e proprio debito economico con la famiglia della moglie. Insomma sembrerebbe che i problemi fossero di carattere gestionale delle risorse finanziarie dei geitori della consorte di Gasbarri. Pare che il suocero non avesse perdonato a Maurizio determinati passaggi economici dove in ballo ci sarebbero stati anche immobili frutto del sudore di una vita da parte della famiglia Cerbara. Negli ultimi tempi non è accaduto nulla di nuovo rispetto ai vecchi problemi, ma il suocero decide ugualmente di affrontare suo genero. Cerbara, il quale ha probabilmente parecchi rimproveri da fare al marito di sua figlia, non ci dorme la notte e continua ad accumulare rancori e insoddisfazioni attribuendone l’intera colpa a Maurizio. Ieri mattina decide, dunque di affrontare il genero. I due iniziano a parlare animatamente, discutono fino a quando Cerbara estrae la pistola regolarmente detenuta e  spara due colpi in testa al genero, lasciandolo morire vicino alla sua auto dalla quale è riuscito ad uscire, probabilmente per cercare di chiedere aiuto. Pochi passi e poi è letteralmente crollato a terra esamine. Sulla vicenda continuano le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati e di Velletri. Venerdì il settantaseienne Cerbara sarà ascoltato dal Gip.

Maurizio Gasbarri, vittima di omicidio per mano del suocero Saverio Cerbara, era originario di Roma ma ormai da diversi anni viveva con sua moglie e i suoi due figli ormai maggiorenni a Rocca Priora, in via San Sebastiano. Una cittadina tranquilla, dove d’inverno nevica perché è la rocca più alta dei Castelli Romani. Qui Maurizio lavora come operaio in una ditta di cablaggi. Il suo è un matrimonio felice, non ci sono ombre nella sua vita a parte dei presunti vecchi episodi  di gestione economica fallimentare legata alla famiglia di sua moglie e imputabili allo stesso Gasbarri. Nessuno avrebbe potuto immaginare che quei rancori sfociassero in una vera e propria esecuzione: il cinquantunenne è stato ucciso sotto la sua abitazione mentre in casa c’era la moglie e i suoi due figli. Un omicidio efferato che ha sconvolto l’intera cittadina per le modalità e le conseguenze imprevedibili accadute.

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