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Castelli Romani

Rocca Priora: la villa dell’ex boss Franco Gizzi diventerà un alloggio per famiglie in difficoltà

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La villa di Rocca Priora, un tempo quartier generale del criminale Franco Gizzi, in zona Piani di Caiano, via Mediana, verrà trasformata in alloggi temporanei per residenti in difficoltà economiche. Grazie a un finanziamento di 150 mila euro ottenuto dalla Regione Lazio attraverso l’avviso pubblico “Beni confiscati e spazi di legalità”, il Comune ha avviato il progetto “YOUR HOME”, volto a restituire alla comunità spazi sottratti alla criminalità organizzata.


La villa di Rocca Priora rappresentava uno dei tanti simboli del potere di Franco Gizzi, criminale con un lungo elenco di reati alle spalle. Gizzi, noto per la rapina alla Banca Popolare di Novara al Portuense, era già nei radar delle forze dell’ordine per attività in odore di camorra. La sua organizzazione aveva costruito un impero criminale stimato in circa 3 milioni di euro, frutto del traffico di droga acquistata dai camorristi e proveniente dal Marocco e dalla Spagna.

Oltre alla villa di Rocca Priora, i sequestri del Tribunale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, avevano riguardato terreni, conti correnti in banche di Milano, società edilizie di Priverno (Latina) e automobili di lusso. La base logistica del gruppo era localizzata ai Castelli Romani, mentre le operazioni di spaccio si estendevano fino al Sud Pontino e alla periferia romana, come Tor Bella Monaca, controllata dai Daminiani. Le due organizzazioni operavano in un tacito patto che prevedeva la divisione del territorio e la gestione comune dei canali di rifornimento della droga.


La villa confiscata sarà trasformata grazie al progetto “YOUR HOME”, promosso dall’Amministrazione Comunale di Rocca Priora. Il progetto prevede la realizzazione di quattro alloggi indipendenti, destinati ad accogliere temporaneamente famiglie e cittadini in situazione di fragilità socio-economica.

«Il progetto “YOUR HOME” – spiega l’Assessore ai Servizi Sociali Federica Lavalle – è una risposta concreta alle esigenze abitative e sociali di chi vive momenti di difficoltà. Non si tratta di un semplice intervento abitativo ma di un percorso strutturato che promuove l’autosufficienza e l’inclusione sociale, offrendo un sostegno tangibile alle famiglie fragili del nostro territorio.»

Gli alloggi non offriranno solo un tetto, ma un percorso di accompagnamento verso il reinserimento sociale e abitativo, con l’obiettivo di evitare il rischio di cronicizzazione nelle situazioni assistenziali. Ogni famiglia coinvolta lavorerà su una progettazione personalizzata, volta a recuperare autonomia personale ed economica.

«Il riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata rappresenta una doppia vittoria: da un lato, restituisce alla collettività spazi che erano stati sottratti illegalmente; dall’altro, offre nuove opportunità per rispondere a bisogni concreti della nostra comunità» – aggiunge l’Assessore al Patrimonio e all’Ambiente Daniele Pacini.


Il Sindaco di Rocca Priora, Claudio Fatelli, sottolinea l’importanza dell’iniziativa: «Questo finanziamento regionale premia l’impegno dell’Amministrazione nel promuovere politiche di inclusione e legalità. Con il progetto “YOUR HOME”, Rocca Priora compie un importante passo avanti nella tutela delle fasce più fragili e nella valorizzazione del patrimonio pubblico come risorsa sociale. Continueremo a lavorare per garantire un territorio più sicuro, inclusivo e solidale.»


La riqualificazione della villa rappresenta un segnale tangibile di legalità e giustizia sociale. Lo spazio, sottratto a un passato criminale segnato dalla violenza e dallo spaccio di droga, diventerà un punto di riferimento per la comunità locale. Il progetto “YOUR HOME” dimostra come i beni confiscati alla criminalità possano essere restituiti alla collettività per promuovere inclusione, supporto e riscatto sociale.

L’Amministrazione Comunale ha ringraziato la Regione Lazio per il finanziamento e per l’opportunità di trasformare un bene simbolo della criminalità in uno spazio di solidarietà e legalità.