Rocca Priora, elezioni: intervista a 360° ad Angela Gentili

Angela Gentili, classe 1960, candidata al Consiglio Comunale di Rocca Priora con la lista Coraggio Rocca Priora per Anna Gentili sindaca.
Nel chiacchierare scopro che mio papà Franco e suo padre, Ulderico Gentili, erano amici di vecchia data e l’emozione nel raccontarci i nostri rispettivi genitori scioglie quella tenzione che di solito si crea durante una intervista.
Angela, non lo nascondo, il giorno della presentazione mi ha stupito per la sua determinazione: non dovevo neanche parlare, mi dice un pochino sottovoce, ed allora inizio subito con la prima domanda che ricorda proprio quel giorno: quel sabato eri visibilmente emozionata e nel contempo si leggeva nelle tue parole, nei tuoi gesti, una grande forza d’animo ed uno spirito da “vera leonessa”. Dove la trovi tutta questa energia?
Io ero emozionata perché credo profondamente che la politica sia un mettersi a disposizione delle persone (e mentre ci esprime il suo concetto l’emozione prende di nuovo il sopravvento). Io sento la responsabilità che il mio impegno politico mi porta, passami il termine, addosso. Ad essere consapevole che i cittadini devono essere ascoltati e rispettati.
Dico questo perché il mio impegno è stato profuso a tutto campo, associazionismo, terzo settore e l’essere vicina alle persone mi riempie il cuore di una gioia che si coniuga con l’essere utile per gli altri.
Ed è questo proprio a caricarmi e vedere ingiustizie, ascoltare le troppe bugie di una certa politica non solo mi infastidisce, e non credo solo a me, ma mi spinge, ancora di più ad agire avendo come stella polare quel principio che è: La politica è servire e non servirsi della politica.

Sempre in quel tuo intervento durante la presentazione mi ha profondamente colpito questa tua affermazione: è necessario che Rocca Priora torni un paese dignitoso.
Quali sono le priorità, a tuo avviso, affinché la tua città torni ad esserlo?

Deve tornare ad essere un paese dignitoso in tutti i suoi aspetti: dalla vivibilità, da un paese che sappia fare sua l’accoglienza.
Dignitoso nella sua Storia culturale, enogastronomica, civile, sociale.
Oggi abbiamo Nel nostro paese sono presenti e di persone di alcune culture, di diverse nazionalità: il mio sogno è che si possa vivere in una città che sappia essere sintesi di tutto questo. Creare una società, una famiglia, ove l’integrazione divenga il biglietto da visita per chi arriva da noi.
Un tempo fraschette che vendevano vini, prodotti tipici come la giuncata facevano arrivare frotte di romani a respirare aria buona.
Oggi quelle cantine, non si capisce il perché, sono state trasformate senza criterio in case.
Avevamo una produzione di prodotti casarecci – fettuccine, formaggi, dolci – che sono ormai spariti e quelle peculiarità che un giorno attiravano turisti sono ormai divenute un triste ricordo.
Ma aggiungo pure che torna ad essere dignitoso quando torna a dare visibilità ai giovani magari creando tutte quelle condizioni affinché un istituto professionale o una scuola secondaria superiore possa trovare spazio nel nostro territorio.

Mentre parlavo con te che citavi l’istituto professionale mi è venuta in mente una domanda: secondo te vista la grande presenza boschiva nel territorio roccapriorese non può essere questo un volano di sviluppo?
(alla domanda ha un sussulto che la porta a rispondermi con una grande enfasi) Certo che si: le botti per il vino , un artigianato specifico che possa rivalutare il grosso patrimonio boschivo di cui Rocca Priora è piena e che potrebbe essere davvero un ulteriore volano di sviluppo.
Basta considerare Rocca Priora una città dormitorio e ti dirò di più: bisogna riconsiderare anche la struttura dei trasporti in città. Una città che è a poco più di 30 chilometri dalla capitale non può essere collegata con leggerezza come avviene oggi, bisogna potenziare questa situazione.
In poche parole, bisogna creare una sinergia che riporti la nostra città ad una vivibilità dignitosa.

Quindi mi stai dicendo che ad oggi tutto ciò non è stato mai messo in atto?
No. Si è pensato solo a cementificare pensando che questo avrebbe creato una ricchezza ed una occupazione. Se non si creano situazioni di sviluppo economico e lavorativo diverso una volta che finiscono gli spazi per edificare dove mandiamo le persone a lavorare?. Commercio, artigianato, terzo settore, possono e debbono essere riqualificate e non solo.
Quindi ti anticipo la risposta: anche riqualificare al meglio il vecchio Ospedale Cartoni, oggi Casa della Salute?
Certo che si. Un tempo quasi ogni famiglia roccapriorese era inserita, direttamente o indirettamente, dentro quell’indotto lavorativo creato dal Cartoni. Deve necessariamente tornare ad essere un Ospedale e non solo una serie di uffici medici con spazi inutilizzati.
Adesso arriviamo ad una domanda abbastanza diretta: sei da sempre una donna di sinistra, oggi iscritta al Partito Democratico.
Mi spieghi la tua scelta di correre per Anna Gentili che, ricordiamo non è tua parente ma solo una omonimia di cognome, e non con gli altri tuoi compagni di partito candidati con Claudio Fatelli?
(diventa seria) Ora ti spiego le cose come sono andate. Innanzitutto io ero una dei componenti il direttivo del Partito Democratico di Rocca Priora che è oggi, e te lo do per certo, è commissariato dalla segreteria provinciale.
Quindi anche tu mi ripeti che il PD roccapriorese ha un commissario?
Certo. Ma fammi rispondere alla tua domanda. Non è stata convocata nessuna assemblea di partito, né tanto meno un direttivo dove si comunicasse la scelta di correre con la lista FARE con candidato sindaco Claudio Fatelli. E ti dirò di più neanche un minimo di dibattito politico personale.
Tutto ciò può essere ricondotto al fatto che il segretario (David de Righi nds) si è dimesso congelando così ogni attività di partito?
No. Una gran parte degli iscritti, me compresa, si è trovata di fronte al fatto compiuto venendo a conoscenza della scelta tramite le pagine di un giornale ove si dichiarava che i tre persone quattro che oggi concorrono con Claudio Fatelli compivano una scelta di questo genere.
Ti faccio una domanda ulteriore: a tuo avviso ci sono andati a titolo personale?
Quando alcuni di noi, compresi altri membri del direttivo, hanno posto la domanda nessuno ci ha fornito spiegazione politiche chiare e quindi abbiamo chiesto al direzione provinciale e regionale di intervenire. La conseguenza di mancate motivazioni politiche chiare, il partito è stato commissariato. Le dimissioni del segretario non sono nate da un gesto
Quindi mi dici che i vertici sovracomunali hanno preso una forte posizione in tale ambito?
Certo che si. E la conseguenza è che, passate le elezioni, il partito democratico di Rocca Priora andrà completamente ricostruito partendo dall’assemblea degli iscritti. I dimissionari, che oggi sono nella lista FARE, hanno scritto ciò in merito alle dimissioni: abbiamo deciso di sterilizzare il ruolo del partito democratico.
A ciò io rispondo: hanno deciso di determinare la vasectomia delle idee di un partito e degli ideali dei propri sostenitori. Ed in più aggiungo, con un pizzico di sarcasmo: ma la sterilizzazione è di destra o di sinistra?
Quello che aggiungo in finale di questa risposta è che chi ne esce con le ossa rotte è l’immagine stessa del partito democratico a Rocca Priora.

Davvero Angela ti vedo proprio decisa su questa questione ma cerchiamo di tornare alla nostra intervista in modo più propositivo, consentimelo, e proviamo a sorridere un po’, me lo permetti?
Sei una delle “veterane” del gruppo di Anna Gentili. Quale è il suo miglior pregio ed il suo peggior difetto?
Ho ho imparato a a conoscere Anna e l’ho sostenuta principalmente in quanto donna capace, tenace
E poi la simpatia che emana, il suo essere estremamente diretta ed ho capito il suo coraggio.

Scusami, cosa intendi per “capito il suo coraggio”?
Guarda in questi ultimi mesi è stata vittima di un branco che l’ha aggredita, l’ha massacrata isolandola ed ha provato, in ogni modo, a fargli terra bruciata intorno ma lei non si è data mai vinta ed è per questo ho capito il suo coraggio.
Ed il suo peggior difetto?
Non saprei cosa dirti ma forse qualcuno potrebbe vedere questa sua simpatia, questo suo coraggio un difetto, ma ti ripeto in questi giorni che ho vissuto spalla a spalla con lei mi rendo davvero conto delle difficoltà a cui è andata contro trovandosi di fronte questo branco che ha cercato, passami il termine, di sbranarla.
Una donna forte, coraggiosa che non cede al branco che l’assale diventa l’obiettivo principale di queste situazioni e davvero è giunto il momento di scardinare questo meccanismo.

Siamo arrivati alla conclusione di questa bella e vissuta, passami il termine chiacchierata.
Sai che io termino sempre con la bacchetta magica ed i due desideri: quello per te, o per la tua famiglia, e quello per la tua città, Rocca Priora. Ti ascolto con molta attenzione.
(prende fiato perché davvero questa nostra chiacchierata ha tirato fuori emozioni e tanta energia) Innanzitutto vorrei che Rocca Priora crescesse dal punto di vista culturale e vorrei che questa città divenisse per i giovani quel nido da cui spiccare il volo verso cieli ricchi di prospettiva e di possibilità. È questa l’immagine che vorrei regalare alla città che amo, che mi ha visto nascere e crescere.
E per te?
Guarda è difficile e rientra davvero in una sfera talmente personale che …
Alt … (le rispondo) non mi va di entrare oltre nella tua vita che mi hai aperto con il cuore in mano.

Un grazie di cuore ad Angela Gentili perché quella emozione che ho percepito quel sabato 18 maggio, giorno in cui ti ho conosciuta, l’ho ritrovata in ogni tua parola.